Nicolò Rovella, per chi non si accontenta… quasi a parafrasare uno slogan pubblicitario, Genoa e Juventus valutano il futuro del giovane talento italiano.
I giovani devono giocare, soprattutto se hanno ruoli sempre più in via d’estinzione. In particolare se sono dei registi, elementi di centrocampo che ormai vediamo con il contagocce in campo. Nel caso di Nicolò Rovella c’è da capire chi, come e…quando farà giocare uno dei migliori prospetti italiani.
Già acquistato dalla Juventus che nel gennaio scorso si rese protagonista di una delle operazioni tra le più cervellotiche del nostro calciomercato. Rovella è stato acquistato per 18 milioni, era a regime di scadenza, ha rinnovato con il Genoa, al quale poi la Juventus ha destinato Petrelli e Portanova in maniera temporanea.
Qualcosa che ha fatto storcere il naso, ma operazione assolutamente fattibile che ha garantito alla Juventus il regista del futuro. Un ruolo che spesso è mancato nella Juventus degli ultimi periodi, non c’era un emulo di Andrea Pirlo in campo. Oltre Rovella, i bianconeri hanno in rosa Nicolò, ovvero Fagioli che ha lo stesso ruolo e con le stesse aspettative di carriera.
Per questo appare probabile una destinazione in prestito, forse in direzione Sassuolo se in bianconero andrà Manuel Locatelli. Un giro di caselle da riempire con un interrogativo rimanendo a Rovella: indosserà la maglia del Genoa o della Juve?
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Un giocatore in via d’espansione
Il destino di Nicolò Rovella è tutto da scoprire. Avrebbe un altro anno da disputare al Genoa (in prestito), ma le valutazioni tra le due squadre continuano. Quest’anno ha giocato 20 partite con due assist e quattro ammonizioni a corredo, non ha disputato tante partite con Davide Ballardini ma a centrocampo serviva altra gente per salvarsi. La mediana del Genoa, per altro, ha alternato giocatori esperti a tanti giovani, il tecnico ravennate ha avuto più bisogno dei primi per strappare punti importanti.
Con una serie di conferme o di addii in corso, il futuro di Rovella è quindi incerto. Il “mago di Segrate”, tanto per riprendere spunto dal luogo di nascita, vorrebbe giocare, si sente pronto per un campionato di Serie A da vivere come protagonista. Alla Juventus lo vivrebbe da comprimario o quasi, pur vivendo l’aria dello spogliatoio e apprendendo da calciatori più esperti. Al Genoa potrebbe disputare un’altra ventina di partite e non sembra una soluzione che lo entusiasmi.
Una terza via potrebbe essere probabile, in molte squadre manca un regista, che sia giovanissimo poco importa a questo punto. In nazionale dovrà continuare a essere protagonista, è un altro ragazzo arrivato in under 21 dopo un percorso delle giovanili abbastanza soddisfacente. Per poi sognare il grande salto con quella di Mancini, che lo segue e lo monitora con attenzione.