I gol italiani agli europei arrivano con il contagocce. Non è ancora emerso il grandissimo protagonista della ribalta continentale nel corso della storia.
La storia nostrana dei bomber della nazionale è spesso contradditoria. Da anni nessuno riesce ad avvicinare il record di Gigi Riva, in particolar modo nell’epoca moderna. Non fa strano, dunque, vedere le statistiche sui gol italiani agli europei, le sorprese vanno guardate con un occhio ben mirato. Perché in effetti, dati alla mano, non ci possono meravigliare più di tanto e anche la memoria collettiva non ci riporta a sonore goleade nella competizione, anzi.
È forse proprio un precetto di questa competizione, se pensiamo che in finale la media delle realizzazioni è molto bassa, solamente due volte furono superate le tre segnature. Proprio per questo i gol italiani agli europei sono stati sempre una merce da trattare con il freno a meno tirato. Come se, in fondo, l’ingordigia diveniva peccato da mostrare agli altri cugini del continente.
Dunque, tanto gioco, molto entusiasmo ma poche realizzazioni. La classifica individuale dei marcatori, ovvero per quelli che hanno realizzato i gol italiani agli europei vede in testa Balotelli e Cassano con tre segnature, poi una sfilza di calciatori sia con due marcature, nonché tutti gli altri con una sola rete. C’è da riflettere per le prossime partite.
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Cercasi bomber disperatamente
I gol italiani agli europei, quindi, hanno bisogno di un tipo alla Rossi o alla Schillaci, tanto per intendere. Un trascinare a forza di gol, che possa così farci vivere altre notte magiche, seppur in campo europeo e non mondiale.
I primatisti Mario Balotelli e Antonio Cassano – ovviamente – non sono aggregati alla rosa di Roberto Mancini. Il primo per suoi demeriti, il secondo in quanto già ritirato dall’attività agonistica. Balotelli, per altro, i tre gol li ha siglati in una sola competizione, quella del 2012. Prima una rovesciata nel recupero contro l’Irlanda (andando a zittire qualcuno), poi la doppietta molto più decisiva contro la Germania. Quello fu il canto del cigno per Supermario, abbatté da solo praticamente la difesa tedesca, che non riuscì a contenerlo. Il gol in contro balzo fu il manifesto contemporaneo, una sorta di sigla perenne anche sulla carriera che non è mai decollata definitivamente.
Cassano, invece, segnò un gol nel 2012 e due nel 2004, quando era rimasto praticamente da solo a combattere in una squadra triste e svogliata, al tramonto con Giovanni Trapattoni.
Due tra i convocati, solamente, sono andati in rete nella competizione europea. E sono due difensori, con una marcatura a testa. Un gol per Leonardo Bonucci, il rigore contro la Germania nei quarti del 2012. Un gol anche per Giorgio Chiellini, contro la Spagna proprio negli ottavi del 2016. Era l’Italia di Antonio Conte: un grande cuore ma avrebbe meritato maggior fortuna.