Ciccio Caputo e Giacomo Raspadori rappresentano il presente e il futuro del Sassuolo. E non andranno via nella prossima stagione, ricca di gol per entrambi?
Il Sassuolo non ha problemi di gol, anzi. Il potenziale offensivo dei neroverdi è ricco di alternative e di buoni propositi. Non è un caso che con Roberto De Zerbi l’attacco abbia brillato, trovando sempre soluzioni anche quando la rosa era risicata all’osso.
Non solo Mimmo Berardi, che attendiamo anche in azzurro, a far da trascinatore lì davanti, ma anche Jerome Boga, in odor di partenza, nonché due gioielli al centro: Ciccio Caputo e Giacomo Raspadori. Con le dovute differenze, ma a tenere sempre vivo il gioco del Sassuolo, finalizzatori necessari per concretizzare la grande mole di gioco in ogni partita.
La differenza di età è ciò che balza subito all’occhio, il bomber pugliese è ormai un esperto del gol, Raspadori invece ha ancora tutta la vita calcistica davanti. Entrambi agili e scattanti, entrambi con il fiuto del gol e una passione viscerale per il Sassuolo. Caputo è arrivato da Empoli e ha preso subito il comando dell’attacco, Raspadori invece è il prodotto del settore giovanile senza dubbio più prezioso. La cui crescita è dovuta anche all’esperto attaccante, basta carpirne i segreti in allenamento per migliorare giorno dopo giorno.
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Il Sassuolo e l’azzurro da conservare
La storia dei due diventa così complementare. Ciccio Caputo nella stagione ormai conclusa ha passato metà del tempo in infermeria o quasi. Ed è stato un vero peccato, perché poteva arrivare tranquillamente ai venti gol, uno standard che lo rende sempre affidabile in ogni stagione. In particolar modo la sua media poteva essere senza dubbio più alta, ma insieme ad Alvaro Morata è l’attaccante a cui hanno annullato più gol nel campionato.
Un rammarico, le regole del Var spesso pescano i millimetri e i centimetri in più irregolari, per la soddisfazione dei difensori.
Raspadori, invece, è cresciuto a primavera. Aveva già fatto vedere qualcosa di interessante nel 2020, ma la parte finale della stagione è stata un crescendo. Il Sassuolo che ha sfiorato la Conference League si era affidata al giovane talento, bravo a stupire come a San Siro con una doppietta contro il Milan. Rivedendo in lui ciò che faceva Caputo, per la capacità di finalizzazione senza avere tremori addosso.
La convocazione nella rosa allargata di Roberto Mancini è stata un premio all’annata, anche se oggettivamente ci sono altri attaccanti più esperti e che possono far bene. Ma il futuro è suo, Qatar 2022 diventa così l’obiettivo da raggiungere. Anche grazie ai consigli di Caputo, che in azzurro ha giocato poco ma è contento così: un premio anche per lui, la costanza sotto rete è stata comunque apprezzata da tutti.