Il 1968 l’Italia è campione d’Europa. Domani al via la competizione continentale e quel sogno può finalmente tornare ad essere vivo.
Il 10 giugno del 1968 l’Italia guidata da Ferruccio Valcareggi batteva per 2-0 allo Stadio Olimpico di Roma, la Yugoslavia, nella ripetizione della finale, terminata in perfetta parità pochi giorni prima. Riva ed Anastasi, consegnano agli azzurri il suo primo e finora unico trofeo Europeo per nazionali. Quell’Italia, resta l’unica capace di conquistare, anche grazie alla fortunosa affermazione contro l’Urss a suon di monetina, il trofeo che da domani l’Italia di Roberto Mancini proverà a rincorrere fino al prossimo luglio.
Zoff; Facchetti , Rosato; Salvadore, Guarneri, Burgnich; De Sisti, Mazzola; Riva, Anastasi, Domenghini, gli undici scesi in campo quel 10 giugno del 1968 per la conquista del campionato Europeo per nazioni. Quell’Italia che due anni dopo andrà a giocarsi il Mondiale in Messico, cadendo sotto il colpi del Brasile di Pelè, resterà, si spera ancora per poco, l’unica capace di conquistare quel trofeo, che da quel momento, con due finali perse, è diventato una sorta di incubo per i nostri colori.
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10 giugno 1968, l’Italia è campione d’Europa: il gruppo di Mancini sogna la grande impresa
L’Italia di Roberto Mancini, di Lorenzo Insigne e Ciro Immobile è pronta a dare il via al suo di Europeo, domani, contro la Turchia. Appuntamento con la storia, insomma, per un gruppo che negli ultimi mesi ha dimostrato di essere maturato molto per qualità di gioco, equilibrio e soprattutto per la capacità di portare in ogni caso a casa il risultato. Oggi quest’Italia, può davvero sorprendere tutti. Il sogno del 1968 potrebbe diventare realtà.
Come in quel giugno del 1968 la Nazionale di Mancini proverà a strappare via il sogno continentale dalle mire di quelle che oggi sono le favorite per la conquista dell’ambita coppa. Il tempo delle riflessioni e delle considerazioni è ormai terminato, ora dovrà essere solo ed esclusivamente il campo a parlare. I ragazzi di Roberto Mancini sono pronti a sorprendere gli scettici ed a dire la loro in una competizione che si preannuncia più che spettacolare.