Luciano Spalletti è una garanzia per la Champions League. Il tecnico di Certaldo per ben undici volte ha raggiunto l’obiettivo. A Napoli è chiamato per la dodicesima.
L’obiettivo del Napoli è di tornare anche nell’Europa che conta. Con la crisi post covid ovviamente un miglior piazzamento europeo consente di limitare i danni e di avere un respiro per le casse societarie. Il mancato approdo tra le prime quattro con l’addio annunciato di Gennaro Gattuso ha fatto capire alla dirigenza di dover porre un rimedio. L’arrivo così di Luciano Spalletti è stato così salutato da quanti ritengono il tecnico toscano come l’ideale per gli obiettivi, meno per chi teme la verve paroliera dello stesso.
In effetti la prima opzione è ben certificata dai fatti. L’allenatore ex Roma e Inter ha spesso centrato l’obiettivo minimo stagionale, magari non ha vinto scudetti però è sempre arrivato dove doveva arrivare. Alcune volte con il brivido, altre volte sognando qualcosa in più. Al Napoli attuale basterebbe comunque un quarto posto in previsione futura, ben sapendo come sognare lo scudetto sarebbe un po’ fantasioso. Ma in una stagione di grandi campi, chissà che Luciano Spalletti non possa trovare la formula magica e far sognare i tifosi partenopei.
C’è attesa soprattutto per le due dichiarazioni, sicuramente anche mediaticamente non ci sarà nulla di scontato. Ci saranno scintille, prima o poi.
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Mister Champions League
In Italia ma anche all’estero, Luciano Spalletti ha garantito piazzamenti europei. Il primo lo raggiunse a sorpresa con l’Udinese nella stagione 2004-05. Era una squadra molto concreta, composta da calciatori che poi avrebbero fatto bene anche altrove. L’Udinese raggiunse l’obiettivo all’ultima giornata, meritando così un piazzamento in Europa.
Mentre il tecnico poi andò con la Roma e raggiunse tre secondi posti consecutivi. Il primo arrivato a tavolino post calciopoli, il secondo in un campionato dove la Roma poteva fare di più, il terzo quasi per inerzia. Tre piazzamenti comunque importanti con i giallorossi che alternarono nel cammino grandi partite a sonore batoste.
In Russia vinse due campionati allo Zenit nel 2010 e 2011, l’anno seguente centrò la seconda piazza. Anche qui un continuo alternarsi europeo, lo Zenit impressionava ma spesso cadeva sul più bello nell’affrontare squadre più rodate.
Il ritorno in Italia è stato poi centro di discussioni e di film, la Roma comunque centrò un terzo posto nel 2016 e un secondo nel 2017: altri due piazzamenti europei dalla porta principali.
L’Inter con Luciano Spalletti, pur soffrendo, raggiunse la Champions e ci tornò dopo otto anni nel 2018. L’anno successivo la raggiunse per i capelli, battendo l’Empoli nell’ultima giornata.
A Napoli firmerebbero per un finale identico, quello contro il Verona rimarrà nella storia per un pezzo. Non proprio come un ricordo positivo.