Una nazionale di esclusi. In effetti, possiamo già stilare una formazione di calciatori che vedranno l’europeo da casa. Forse Roberto Mancini non ha avuto tutti i torti.
C’è una nazionale di esclusi che recrimina per la mancata convocazione ad Euro 2020. In effetti, nel computo delle convocazioni, molti altri calciatori speravano sino all’ultimo di aggrapparsi al treno in corsa, ma l’abbondanza in molti ruoli è stata decisiva. In particolare è stato il settore difensivo ad essere colpito, molti elementi sembravano sicuri della convocazione un anno fa, mentre ora fanno parte della nazionale degli esclusi anche con buona ragione in alcuni casi.
Così, è quasi naturale fare una formazione di esclusi per la nostra nazionale, includendo in alcuni casi anche delle riserve. Roberto Mancini avrà dei rimpianti ad europeo in corso? Forse solo in un caso, ovvero con Nicolò Zaniolo, ovviamente fuori per cause fisiche.
In questo caso, il tecnico avrebbe fatto ben volentieri un’eccezione. Lo convocò quando nemmeno aveva esordito in Serie A, aveva ben smentito tutti quando il romanista stava cominciando a brillare in campionato e in Champions League. Per ora il tecnico può solo sperarlo di averlo in forma almeno per l’autunno, in modo da costruire su di lui anche la nazionale del futuro, quella che dovrà affrontare i mondiali di Qatar 2022. Che si giocherà di inverno e con tanti altri esclusi ancora più discutibili: l’esame sarà dato dalla prima parte del campionato.
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Il portiere è Cragno. Che era la quarta scelta, Meret ha vinto il ballottaggio finale, ma in effetti per minutaggio e condizione avrebbe forse meritato il cagliaritano. Che ha comunque fatto una stagione costante, mentre il partenopeo è stato un portiere part-time in alternanza con Ospina. Difficilmente comunque Meret vedrà il campo.
In difesa partiamo da destra. Calabria e Lazzari si giocherebbe una maglia da titolare nella nazionale degli esclusi. Lazzari avrebbe garantito più spinto, Calabria più contenimento. Zappacosta lo collochiamo a sinistra, poteva essere un jolly interessante, il recupero di Spinazzola ha vanificato ogni tipo di discorso.
Penserà al mercato, è in scadenza con il Chelsea e rimarrà in Italia comunque. Al centro Mancini e Romagnoli, il primo tagliato nel finale, il milanista ha molto da recriminare anche con se stesso.
A centrocampo, un trio misto: Sensi, Zaccagni e Soriano. L’interista non è stato mai continuo nelle prestazioni causa guai fisici (in ultimo l’addio agli europei), Zaccagni ha tenuto il ritmo solo nel girone d’andata, Soriano ha fatto sempre bene ma ha poca esperienza europea.
Dietro le punte il già citato Zaniolo, in avanti Kean e Politano. Gli ultimi esclusi del listone di Mancini, che forse potremmo rimpiangere di più. Se pensiamo alla convocazione di Bernardeschi…