50 milioni da risparmiare cedendo gli scarti della Roma. Un fattore non facile ma che dovrà emergere dalle parti di Trigoria, c’è quasi una formazione di esuberi da dover piazzare.
Prima di acquistare bisogna cedere. E per fare ciò, c’è da dare una grande sforbiciata al libro paga dalle parti di Trigoria. Gli scarti della Roma sono tanti, forse troppi e Josè Mourinho sicuramente non allenerà chi si è dimostrato apatico e svogliato.
Soprattutto, i ritorni dai prestiti sono tra gli indesiderati, nella categoria degli scarti della Roma c’è anche gente comprata quasi per dire di aver comprato. Tempi in cui era importante il numero di acquisti e non la qualità, non è un caso che ora ci sono almeno una quindicina di calciatori indesiderati.
Dunque, sarà un’impresa cercare di piazzare tutti gli elementi, che hanno ingaggi anche importanti. Tutti gli scarti della Roma fanno un totale di cinquanta milioni solo come monte stipendi, per non parlare poi delle minusvalenze che saranno segnate a bilancio.
La Roma è costretta a svendere se non addirittura a svincolare i propri scarti, non ci sono più alternative in materia tecnica. Andare al ritiro con una rosa di 18-20 giocatori esperti più altri cinque-sei elementi della primavera sarebbe l’ideale, ma nei mesi di luglio e agosto tutto ciò appare un sogno.
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Una formazione di esuberi
Così, partendo dalla porta arrivano i primi pensieri. Il rientro di Olsen dal prestito e la situazione di Pau Lopez non lasciano tranquilli. La Roma è dai tempi di Allison che cerca un portiere affidabile, affidandosi a soluzioni spesso estemporanee. I due estremi difensori non hanno gran mercato se non nei campionati d’origine, qui c’è da valutare seriamente quali rischi si corrono, o se sia possibile arrivare a qualche scambio. Mirante è stato svincolato, Fuzato rimarrà, Olsen e Pau Lopez proprio no.
Impresa dura per questi scarti, così come per i difensori indesiderati. Florenzi è stato messo alla porta, ma poteva e potrebbe servire, da capire chi si farà avanti dopo il mancato riscatto da parte del Paris Saint Germain: la soluzione Juventus è un’opzione.
Fazio ha le valigie pronte da un pezzo ma un ingaggio e un ruolo che non sembra attrarre, Santon potrebbe rimanere, mentre Reynolds andrà in prestito: Calafiori dà garanzie maggiori dell’americano.
A centrocampo il guaio maggiore si chiama Pastore, che guadagna tanto ma non ha più ispirazione. Diawara andrà via senza rimpianti, Nzonzi transiterà solamente da un punto di vista burocratico. Più complicata la situazione delle ali Kluivert e Under. Di rientro dai prestiti, devono essere collocati bene e sono gli unici a poter produrre, per paradossale che sia, una plusvalenza.
Occhio anche a Carlos Perez, che almeno ha qualche credito in più ma sarà comunque merce di mercato.