Simon Kjaer è stato tra i primi a soccorrere Eriksen ed ha assunto l’atteggiamento da vero capitano durante l’accaduto: ecco perché il Milan di recente gli ha conferito un premio.
Simon Kjaer è stato provvidenziale nel primo soccorso a Christian Eriksen durante Danimarca-Finlandia. Il centrocampista dell’Inter ha avuto un malore improvviso attorno al 40′ minuto di gioco, accasciandosi privo di sensi sul terreno. Il difensore e capitano della Nazionale danese, assieme al compagno Mahele, ha aperto la bocca di Christian per assicurarsi che non soffocasse. Immediato il loro intervento, seguito dal soccorso dei sanitari con i massaggi cardiaci.
Eriksen si è ripreso. Il cuore ha ripreso a battere dopo diversi istanti di panico e preoccupazione, ma alla fine si è risvegliato ed è stato trasportato in ospedale dov’è tutt’ora ricoverato in condizioni stabili. Resta emblematica la corsa di Simon Kjaer, capitano e leader dentro e fuori dal campo. Lui che ha chiesto ai suoi compagni di disporsi a cerchio attorno ad Eriksen durante l’assistenza medica, mentre sperava che il compagno ritornasse in vita il prima possibile, sperando che quello fosse un brutto incubo.
La lucidità del centrale del Milan ed il suo comportamento esemplare non sono certo una novità. Non è un caso che la società rossonera ha consegnato un premio a Simon, proprio per il suo carattere che mostra anche fuori dal rettangolo verde.
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Grazie alla splendida stagione sportiva e al suo atteggiamento mostrato in campo, il Milan ha consegnato lo scorso maggio a Simon Kjaer il premio Gentleman Fair Play del 2021. Il riconoscimento va conferito all’atleta che si distingue per onestà, correttezza e comportamento esemplare. A seguito della premiazione, il difensore danese dichiarò: “Comportarsi bene è molto importante, io voglio essere l’esempio per tutti i tifosi ed i miei compagni“.
Ed è così, che in Danimarca-Finlandia Kjaer ha mostrato tutti i suoi valori, le conoscenze e la lucidità necessaria per salvare la vita di un uomo, nonché assumere un atteggiamento da vero “eroe” in una situazione drammatica ed incomprensibile. Inoltre, quando la moglie del calciatore è scesa in campo in lacrime, è stato proprio Kjaer ad abbracciarla e rassicurarla.
Successivamente, quando la partita è ripresa, lo shock vissuto dal calciatore era troppo. E’ dovuto uscire nel secondo tempo. Ha vissuto attimi di terrore ed è crollato emotivamente. Ma quello che ha fatto in campo nessuno lo dimenticherà mai. Simon si è contraddistinto, ancora una volta, per essere un uomo da grandi valori umani.