Alberto Paloschi è ormai al passo d’addio con la Spal. Può tornare in Serie A un attaccante con la nomea di essere sempre giovane?
Se pensiamo ad Alberto Paloschi, in molti vanno anche a cercarlo nella rosa dell’Under 21. Perché per anni l’attaccante è stato nella selezione giovanile, tanto da essere considerato ancora tale. I fatti però parlano di un attaccante più che maturo, classe 1990, con varie esperienze maturate in giro per l’Italia e una anche all’estero.
Quella con lo Spal, con ogni probabilità, è a titoli di coda. L’attaccante guadagna tanto per i canoni della serie cadetta, circa 600 mila euro, e di sicuro non sarà un titolare inamovibile. La proprietà spallina, per altro, sta cercando anche di vendere la società (venti milioni di euro il prezzo), perciò si prospettano tempi decisamente confusionari per la rosa biancoblu.
Paloschi con la Spal ha vissuto due epoche. La prima è stata quella del grande rilancio in Serie A, conquistando due salvezze proprio con la guida di Leonardo Semplice. Per poi andare in prestito, nel gennaio 2020 al Cagliari e rientrare l’anno dopo in Serie B. Nella cadetteria terminata qualche settimana fa, il ruolino di Alberto Paloschi recita 20 presenze e 7 reti, qualche acciacco fisico e la consapevolezza di non essere un calciatore fondamentale.
L’ex ragazzo prodigio cerca squadra
Sicuramente un altro episodio che rimanda alla memoria è il suo esordio in Serie A. Fulminante, senza dubbio. Entrato in campo dopo 18 secondi segnò il gol decisivo per il suo Milan contro il Siena. Un diagonale, un primo pallone toccato tra l’emozione e lo stupore generale anche di Pippo Inzaghi. Tanto bastò, il Milan vinse 1-0 e Alberto Paloschi fu portato in trionfo. Era la stagione 2007-08, chiusa con sette presenze e due reti.
Il tirocinio continuò a Parma, tra Serie B e Serie A. Fece vedere buone cose, il Parma era una squadra in costruzione e Paloschi era un elemento ideale soprattutto per attaccare gli spazi e muoversi nel breve. Alberto Paloschi era così un attaccante interessante, che chiuse con 57 presenze e 16 gol complessivi, prima di muoversi verso il Genoa: 12 gare, zero gol e la cessione al Chievo.
A Verona una buona media con 144 presenze e 42 reti, nonché la chiamata dello Swansea: sei milioni agli scaligeri e partenza per l’Inghilterra. Dove farà relativamente poco, 12 presenze e due gol, con rientro in prestito all’Atalanta, altre tredici presenze e ruolino dei gol a secco.
Sino alla Spal, alla rinascita e alle difficoltà odierne. Può tornare in Serie A? Può giocare in Serie B? Chissà, sicuramente Alberto Paloschi rimpiange quei tempi dell’Under 21, quando si era più giovani e si guardava al futuro con ben altro ottimismo.