Il Venezia riparte con Paolo Zanetti e con qualche certezza. Il calciomercato però dovrà dare una dimensione decisamente più ampia al progetto lagunare.
Ritrovare il Venezia dopo circa vent’anni in Serie A riporta un po’ a un effetto nostalgia. Lo sanno bene i tifosi ma anche lo stesso Paolo Zanetti, fresco di rinnovo con la squadra veneta. Altri tre anni di contratto per il tecnico, artefice della promozione raggiunta ai playoff.
Paolo Zanetti dopo la gavetta in Serie C e l’esonero di Ascoli, sembrava quasi una scelta azzardata per il Venezia, che dodici mesi fa circa si preparava a salutare Alessio Dionisi. Il buon occhio della dirigenza in materia di tecnici giovani non sbaglia mai, così Paolo Zanetti è stato il condottiero della promozione, quasi ricalcando Pippo Inzaghi, che aveva portato i lagunari dalla C alla B e poi ai playoff.
Zanetti, invece, è riuscito nell’altra impresa, quindi ha potuto riflettere per bene sul futuro e convenire come quella del Venezia sia una soluzione ideale: proseguire per affrontare insieme la Serie A ritrovata. A nulla sono valse le proposte di Sampdoria e Udinese, il rischio di “bruciarsi” c’era con due squadre che non appaiono di certo pronte per qualcosa in più della salvezza. Fatto ciò, c’è da fare una valutazione concreta sulla squadra.
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Lagunari per … rimanere a galla
La Serie A del Venezia sarà un campionato basato sulla sofferenza, sul bilancio sostenibile e sulla voglia di giocare a viso aperto. L’esempio dello Spezia è un po’ come la stella cometa, guardare agli spezzini è necessario per non perdere la testa.
Lo sa bene anche lo stesso Paolo Zanetti che vuole sul mercato un Venezia rinforzato con gli elementi giusti, che possano far maturare il gruppo e far compiere il giusto salto di qualità.
Una certezza rimane per la porta, anzi tre. Perché i tre portieri in rosa dovrebbero rimanere. Maenpaa è stato l’esperto-rivelazione, il finlandese classe 1985 ha ben impressionato nel finale di stagione, dimostrandosi efficace per la porta dei lagunari. Dove scalpita anche Lezzerini, reduce da un infortunio ma portiere dal sicuro avvenire. E come terzo rimarrebbe Pomini, ex Sassuolo che ritrova la massima seria a 40 anni.
In difesa certezza sulle fasce con Mazzocchi sulla destra, uno dei migliori elementi della serie cadetta, e l’esperto Molinaro sulla zona sinistra del campo, che sarà affiancato da qualche giovane promettente (Frabotta?).
A centrocampo si cercherà di riottenere Maleh, ora di proprietà della Fiorentina, così come occhio al mercato scandinavo, da cui potrebbero arrivare altri due elementi solidi e concreti.
In attacco va fatto qualcosa. Di Mariano e Forte sono inesperti per la massima serie, così come Jonhsen e Salvatore Esposito. Ci vorrà un centravanti da dieci-quindici gol, è una sfida anche questa.