Il 18 giugno è il giorno di Cassano agli Europei. Ma anche di Ibrahimovic, Balotelli e una serie di ricordi agro dolci nel nostro cammino.
La curiosità delle date ci riporta indietro, quando gli europei per l’Italia hanno dato a volte gioie e a volte dolori. Soprattutto con protagonisti che, nel bene o nel male, hanno tracciato una pagina importante nel cammino. Negli anni Duemila due sono stati i match italiani giocati il 18 giugno, uno fu un disastro in pratica, un altro un simbolo di rinascita.
18 giugno 2004, in campo Italia e Svezia. La squadra allenata allora da Giovanni Trapattoni era reduce dal pari contro la Danimarca a reti bianche (ed episodio chiave di Totti), mentre gli scandinavi avevano già incontrato la Bulgaria. La gara per l’Italia non è facilissima, ma nemmeno impossibile, tanto che dopo mezzora circa è Antonio Cassano a sbloccarla: in coppia con Bobo Vieri, era visibilmente l’uomo più in forma di tutta la truppa azzurra.
Vincere era necessario, perché con i tre punti la qualificazione sarebbe stata quasi una formalità. E invece no, il secondo tempo italiano fu semplicemente inguardabile, il classico gioco di chi vuole difendere il risultato senza averne nemmeno le credenziali fisiche. La Svezia correva di più e non a caso si rituffò con fiducia in avanti. E fu lì che conoscemmo Zlatan Ibrahimovic.
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Mancavano cinque minuti al match. Cronaca live: calcio d’angolo per la Svezia, mischia, pallone che arriva nell’area piccola, rimane come fluttuante nel destino di tutti. Zlatan Ibrahimovic anticipa Gigi Buffon con un colpo di tacco che lascia a casa le leggi della fisica, un colpo da judoka che lascia tutti a bocca aperta. Bobo Vieri sul palo salta giusto qualche millimetro: è il gol dell’1-1. Clicca quì per il video del gol.
L’Italia è praticamente fuori, qualche giorno dopo ci sarà il conclamato “biscotto”, Cassano segnerà un altro gol ma inutile contro la Bulgaria, battuta pure a stento.
18 giugno 2012. L’Italia deve vincere contro l’Irlanda… di Trapattoni, dopo otto anni ritrovato come nemico sportivo. Deve vincere e sperare nella vittoria della Spagna contro la Croazia, almeno per conquistare la seconda piazza e accedere ai quarti. Ancora Cassano va a sbloccarla, la gara contro l’Irlanda ha decisamente un senso maggiore rispetto a quella di otto anni prima.
La squadra allenata da Prandelli spreca l’impossibile e segna nel recupero: calcio d’angolo e fulmine di Mario Balotelli. Una rovesciata nell’area piccola, nessuno si oppone, sarebbe stato impossibile. Da lì gli Europei sorrideranno sino alla finale, persa contro la miglior Spagna di sempre.
Un 18 giugno di Europei e di calcio italiano: oggi lo guarderemo dalla poltrona, c’è Inghilterra-Scozia che in fatto a storia non è seconda a nessuno.