Gli sponsor tecnici di Euro 2020 sono ovviamente tra i più cercati sul mercato. Dalle firme più note alle maglie più originali, caccia al pezzo unico.
La battaglia degli sponsor tecnici nelle competizioni è sempre bella da vedere. Soprattutto per lo stile che molti marchi danno alle loro nazionali, ricercando l’elemento storico oppure caratteristico. Alcune volte, invece, si fa l’esempio opposto, quando gli sponsor tecnici puntano alla loro griffe pensando di stilizzare in maniera univoca tutte le partecipanti.
Intanto, il quadro delle magliette nazionali ha assunto il tono del marketing, molti store sono presi dell’assalto proprio in base alle prestazioni della compagine del cuore, oppure per un valore fortemente affettivo.
In questo caso, tra gli sponsor tecnici più in voga c’è la Hummel, che veste la Danimarca ad Euro 2020. Il motivo è lapalissiano, con il caso Eriksen e il grande cuore di Kjaer che hanno creato ancor più interesse nelle divise della Danimarca, al di là delle prestazioni in campo.
Al contrario, questo accadde con l’Islanda cinque anni fa. Nessun caso in campo, ma solo risultati ottenuti fecero schizzare alle stelle le vendite della divisa della nazionale. Il Geyser sound, l’aria di tranquillità bonaria e tutto lo stile vichingo fecero il resto.
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La storia dei fratelli per Puma e Adidas prosegue tra gli sponsor tecnici di Euro 2020. La Puma ha in mano l’Italia, l’Austria, la Repubblica Ceca, la Svizzera. Quattro nazionali contro l’Adidas che ne “schiera” il doppio: Galles, Belgio, Germania, Russia, Scozia, Svezia, Spagna e Ungheria.
Divise che possono essere vendute o meno, ma di certo lo stile della Puma rimane maggiore, la scritta sul petto dei giocatori è stata la novità portata ad Euro 2020. Molto più classiche le divise dell’Adidas, facendone spesso uno stile consolidato per la sobrietà all’interno di una manifestazione come quella degli europei.
La Macedonia si è affidata alla Jako, ha un minor livello di marketing ma già partecipazione tra gli sponsor tecnici di questa competizione è una bella soddisfazione.
Molto più agguerrita la presenza della Nike, che ha altre otto nazionali su cui far viaggiare il suo marketing. Croazia, Finlandia, Francia, Inghilterra, Olanda, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Turchia si sono affidate al colosso americano, contando così su un marchio storico che spesso si è legata anche ai fenomeni della competizione.
L’Ucraina va a chiudere il quadro delle ventiquattro partecipanti legandosi alla Joma, che in Italia abbiamo conosciuto con il primo Chievo dei miracoli, mentre ora si è legata all’Atalanta.
Una battaglia sportiva anche di vendite, Euro 2020 è un volano per gli sponsor tecnici. Negli store c’è la fila, ma in fondo tutti vogliono la maglietta di chi conquisterà e alzerà in cielo il trofeo.