Il Belgio attende Yannick Carrasco. Dopo l’alternarsi di esperienze tra Spagna e Cina, gli europei attendono un atteso protagonista fiammingo.
La crescita del Belgio passa attraverso la verve dei suoi protagonisti. In particolare di quelli offensivi, la stella polare ovviamente è Romelu Lukaku, il gigante buono che agli europei non ha perso il vizio del gol che abbiamo notato in due stagioni con l’Inter.
Senza dimenticare anche i vari Hazard e Mertens, così come Yannick Carrasco, che del Belgio sembra essere diventato un po’ il punto interrogativo. I tifosi attendono il salto di qualità dell’attaccante esterno, che è tornato a giocare in Europa proprio per avere un posto assicurato nel Belgio qualificato agli europei.
Posto ottenuto, prestazioni ancora da ricercare, perché Carrasco sa di poter fare molto meglio di quanto mostrato ed è sicuramente un calciatore reduce da una buona stagione. In particolar modo le sue prestazioni, unite alla vittoria della Liga, lo hanno portato agli europei con ben più di un sorriso. 45 le presenze stagionali con i colchoneros con sette gol realizzati: è stato molto più decisivo in Liga, che non in Champions League. proprio perché il torneo spagnolo gli ha lasciato più varchi dove poter affondare il colpo, è un campionato maggiormente più funzionale per cercare l’ultimo tocco.
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Il salto di qualità
Non è un caso che il salto di qualità è ricercato proprio per provare a conquistare questi europei. Le nazionali sono sicuramente molto più attente in fase difensive rispetto alle compagini della Liga, gli avversari sono studiati decisamente con maggiore attenzione e riguardo.
Yannick Carrasco è un attaccante agile, imprevedibile ma se ben marcato soffre molto la pressione, un classico esempio di come a volte è meglio tornare agli anni Ottanta per le marcature a uomo. È un calciatore moderno, in tutti i sensi, lo dimostra anche il suo percorso di carriera.
Nel Monaco le prime meraviglie, 81 le presenze complessive con la squadra del Principato e 15 i gol realizzati. 15 furono anche i milioni del primo trasferimento all’Atletico Madrid, con stagioni un po’ in ombra e a volte luccicanti, altre 81 presenze e 17 gol stavolta, un pochino meglio dal punto di vista statistico.
La scelta di vita del Daliang ha accompagnato Yannick Carrasco nel campionato cinese a fronte di un assegno di 40 milioni per i madrileni. Due anni di calcio e di gol in Cina, quasi alla media di un timbro ogni due partite, ma gli avversari non erano di certo irresistibili. Le prime preoccupazione sull’epidemia hanno poi riportato il belga in Spagna, prima in prestito e poi con un riscatto definitivo, 27 milioni sono così tornati indietro. Ora agli europei il grande punto interrogativo: Yannick Carrasco è un grande calciatore o uno dei tanti?