L’Italia di Mancini, guardando i numeri della fase a gironi, è una delle favorite per Euro 2020: ma c’è un dato da dover migliorare.
Euro 2020 fin qui è stato straordinario per l’Italia. La squadra allenata da Roberto Mancini ha vinto le tre partite del girone, tutte con merito, segnando 7 reti e subendone 0. I dati e le statistiche non mentono: gli Azzurri fin qui sono stati impeccabili. O quasi. Tra le squadre arrivate agli ottavi hanno la miglior differenza reti (+7), davanti a Olanda e Belgio. Sono terzi nella classifica del maggior possesso palla.
Sono sesti per la percentuale di precisione di passaggi, sono quarti nella classifica degli attacchi a partita, sono penultimi per numero di parate effettuate (dietro c’è solo la Spagna). Insomma, in tutte le statistiche riescono a figurare tra le migliori formazioni degli Europei. Tutte, eccetto una, e non di poco conto.
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Tra le sedici squadre che si sono qualificate per gli ottavi di finale di Euro 2020, l’Italia è quella con il minor numero di palloni recuperati durante la partita. Al momento, stando ai dati ufficiali dell’UEFA, sono stati 29,33 facendo il calcolo sulla media dei tre match fin qui disputati. Peggio di tutte le altre squadre e anche con un discreto margine, se consideriamo che al 15esimo posto c’è il Galles con una media di 32.
Un dato preoccupante e che va assolutamente migliorato, anche se è in parte figlio di una chiara strategia. L’Italia di Mancini, questa sorprendente Italia che sta lasciando tutti senza parole a Euro 2020, ha infatti scelto di prediligere un calcio fatto di possesso, giro palla rapido, verticalizzazioni improvvise e fase difensiva mai troppo passiva.
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Ma tra le squadre che praticano il maggior possesso palla, gli Azzurri restano nettamente gli ultimi per palloni recuperati. La Spagna, primissima nel dato relativo al possesso, è nona nella graduatoria relativa al recupero palla. Germania e Belgio, altre due squadre nei primi posti per possesso, sono rispettivamente sesti e ottavi. E questo nonostante non mettano in campo squadre fatte certo da mastini e grandi recuperatori. Insomma, su questo aspetto c’è da lavorare. Si tratta di un dettaglio, ma per poter ambire a grandi traguardi nulla può essere lasciato al caso.