Maurizio Sarri la Lazio e l’avventura breve e poco appassionante, cosi sembra, alla Juventus. Il tecnico parla e si racconta.
Un anno lontano dalla panchina, dal campo da gioco, dagli schemi dalle ansie, dalle tensioni e dalle emozioni che solo quel rettangolo verde sanno dare. Maurizio Sarri parla e si racconta a Sportitalia, con il garbo e la decisione di chi sa che può dire ogni cosa a modo suo, di chi non ha vincoli, di chi ha vinto, spesso anche contro tutto e tutti. La Lazio, la Juventus e lo scudetto non festeggiato, il Chelsea e l’affermazione europea, il Napoli, il suo più grande divertimento. Jorginho? Non è per tutti, dice Sarri, non tutti possono capirlo.
La nuova avventura con la Lazio è per Maurizio Sarri il compimento di un percorso ben preciso. In molti lo hanno cercato a stagione in corso, anche il Napoli ha chiesto informazioni circa la sua disponibilità, ma la sua risposta è stata sempre la stessa, per tutti, disponibile si, ma da luglio. Sa bene che subentrare nel suo modo di vedere le cose non avrebbe senso, sa bene che in quel modo, in quel caso, non sarebbe di grande aiuto.
Leggi anche >>> Luis Alberto e Sarri: chi avrà le maggiori garanzie in campo?
Leggi anche >>> Mercato Lazio: il nuovo esterno di Sarri arriva dal passato
Il calcio come concetto di insieme, lo scudetto alla Juve dato per scontato dentro e fuori l’ambiente bianconero. La gestione di Cristiano Ronaldo e quel gioco visto dal punto di vista di una multinazionale, altro tatto, atto tocco, un modello complesso e poco gestibile secondo la visione più romantica delle cose. Uno scudetto non festeggiato alla Juve, che quest’anno ha però festeggiato il quarto posto. Cosa pensa Maurizio Sarri di questo? Che è ora di ripartire dalla Lazio.
La sfida con Mourinho ed alla Roma del portoghese contro la sua Lazio, per Maurizio Sarri è roba da giornalisti, alla fine in campo ci vanno i calciatori, di certo non i due tecnici. Il ciclismo sua grande passione, lo ha tenuto compagnia in quest’anno di riposo, in cui ha letto tanto ed ha goduto del calore della famiglia, cose che non viveva da troppo tempo. Ora è tempo di risalire in sella, quindi, la Lazio ed un nuovo corso da inaugurare, all’insegna del calcio e del bel gioco.