Tutti i segreti sulla vita privata di Felipe Anderson: la fede religiosa, la passione per la cucina e quella per la musica.
Felipe Anderson è pronto a riabbracciare la Lazio. Dopo le stagioni agrodolci in Premier e quella non fortunata al Porto, il talento brasiliano potrebbe riabbracciare presto la squadra più importante della sua carriera, per esplodere nuovamente alla corte del nuovo allenatore Maurizio Sarri.
Nato a Santa Maria il 15 aprile 1993, Felipe Anderson Pereira Gomes è un calciatore atipico sul terreno di gioco ma anche fuori. Grande talento, ha saputo tenere il massimo riserbo sulla sua vita privata. Non sappiamo infatti se abbia una moglie, una fidanzata o dei figli. Ma sappiamo che ha tantissime passioni, e anche molto differenti tra loro.
Cresciuto in una famiglia numerosa, con quattro sorelle e un fratello, si è appassionato al calcio fin da piccolo. Il suo idolo è sempre stato Bebeto, campione del mondo 1994, ma anche Ronaldo il Fenomeno. In tempi recenti ha ammesso di essersi spesso ispirato a Cristiano Ronaldo, ma senza volersi paragonare al portoghese. Amico fraterno di Neymar, ama i tatuaggi, e ne ha diversi sul braccio sinistro. Ma quali sono le sue passioni al di fuori del calcio?
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Felipe Lazio: l’amore per la musica e per la cucina
Come molti calciatori sudamericani, Felipe è molto religioso e fa parte anche dell’associazione cristiana evangelica Atleti di Cristo. La sua fede risale a quando, a 12 anni, la madre lo avvicinò alla Bibbia, cambiandogli per sempre la vita: “Ho un rapporto quotidiano con la mia fede. Prego tutto il tempo, quando mi alzo e quando vado a giocare. Chiedo protezione per me e per gli avversari, affinché nessuno si faccia male“.
Ha il ritmo nel sangue e ama la musica. Tra i suoi generi preferiti c’è il sertanejo, un prodotto culturale del Brasile anni Venti, ma anche il gospel e la musica religiosa in generale. Suona la chitarra, anche se per molti anni aveva appeso il plettro al chiodo. Tra la musica contemporanea non disdegna l’hip hop. Ma non di sola musica vive. Apprezza molto i kart, ma gli piace anche giocare nelle escape room e dipingere nel tempo libero. Insomma, ha un animo d’artista.
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E come un artista ama anche cucinare. O meglio, ama la cucina italiana, una passione nata durante il suo periodo romano. Non a caso ha stretto amicizia con Giuseppe Di Iorio, uno chef da stele Michelin, che lo ha spesso avuto suo ospite all’Aroma Restaurant, un locale con vista sul Colosseo. Insieme hanno anche sperimentato cucinando un piatto brasiliano. Nel suo cuore c’è però da qualche anno una ricetta tipicamente romana: la carbonara.