La rivincita di Moreno Longo: una scalata con i fiocchi

La rivincita di Moreno Longo sui detrattori è arrivata. La promozione dell’Alessandria in Serie B, dopo più di quarant’anni, è un’impresa che rimarrà nella storia del calcio piemontese.

Moreno Longo primo piano - Getty Images
Impresa del mister con l’Alessandria, dopo 46 anni in B – Getty Images

Poche parole, molti fatti. La vita da allenatore di Moreno Longo si può riassumere così. Perché il tecnico è relativamente giovane ma ha già ottenuto risultati interessanti, seppur spesso non supportati dai titoloni o dall’attenzione dei social.

La battaglia di Moreno Longo come allenatore continua raccogliendo soddisfazioni, la promozione dell’Alessandria è stata un piccolo miracolo calcistico. I grigi mancavano dalla serie cadetta da più di quarant’anni, dopo varie peripezie in Serie C. Generazioni intere sognavano la promozione, quelle che qualche anno fa si entusiasmavano anche per la semifinale di Coppa Italia raggiunta e poi giocata contro il Milan.

Un piccolo esempio di perseveranza raggiunto grazie anche al tecnico, subentrato a metà stagione per infondere il suo credo calcistico e soprattutto per ridare tranquillità a un gruppo che sembrava smarrito. La promozione è arrivata dopo la solita e massacrante fase dei playoff di terza serie, il doppio confronto contro il Padova è finito 0-0, i calci di rigore sono stati decisivi.

Alessandria in festa così come Longo che proseguirà il suo cammino con i grigi, puntando anche a qualcosa di più importante perché l’ambizione cresce sempre più.

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Un tecnico giovane e preparato

Moreno longo - Getty Images
Moreno Longo dalla A alla C, con pronta risalita – Getty Images

Di Moreno Longo se ne parla bene da un paio di anni, da quando iniziò proprio la carriera da tecnico nelle giovanili del Torino per poi proseguire la sua sfida alla Pro Vercelli. Raggiunse una buona salvezza in Serie B, quasi in maniera inaspettata perché la Pro nei tempi moderni non è mai stata lo squadrone degli scudetti di cento anni fa.

Tutto ciò portò all’approdo al Frosinone, con la stagione della promozione vissuta da protagonista. Non si ripetette però in Serie A, la rosa rimase praticamente ferma a quella di qualche stagione prima, più qualche innesto straniero non proprio utilissimo nel massimo torneo. L’esonero fu poi una conseguenza dell’inizio non positivo dei gialloblù, ma il tecnico forse aveva ben poche colpe.

Tornato nella massima serie, ci fu nuovamente il Torino ad abbracciarlo. Una squadra che, dopo Walter Mazzarri, era caduta nell’angoscia con il rischio retrocessione dietro l’angolo. A salvezza ottenuta gli fu dato il ben servito, Longo comunque si dichiarò felice di aver allenato la sua squadra del cuore, augurandogli tutto il meglio in maniera signorile.

L’arrivo ad Alessandria sorprese un po’: non tutti saltano da una panchina di Serie A alla Serie C in pochi mesi. Ma aveva ragione Moreno Longo a scegliere i grigi, perché c’era molto da lavorare e molto da ottenere. Ora la Serie B è un’avventura da vivere intensamente con fiducia e passione.

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