Gli europei delle giovani promesse: diciottenni già patentati

Giovani promesse europee alla riscossa. La competizione ha lanciato alcuni talenti degni di nota, che sicuramente brilleranno in futuro.

Bellingham - Getty Images
L’inglese Bellingham è già maturato – Getty Images

L’edizione di Euro 2020 ha lanciato giovani promesse che sicuramente faranno parlare anche nelle prossime competizioni continentali. L’anno di attesa per le gare europee, in qualche modo, è stato… ricompensato dall’aver scoperto nuovi talenti sicuramente importanti.

Soprattutto, calciatori che sembrano già essere già pronti per i grandi teatri. Stadi pieni o quasi, platee in visibilio, il calcio sta donando tanti elementi di normalità. E in questo… le giovani promesse europee entrano di diritto nello spettacolo per la capacità di adattarsi. Come se fosse la vecchia slava, se un giovane è pronto meglio lanciarlo subito nella contesa, costi quel che costi.

In particolar modo è un messaggio recepito nella terra della Regina Elisabetta. Che tutto può essere, tranne che discendente slava. Ma la capacità di lavorare sui giovani è da sempre il pezzo forte in Inghilterra. Su Phil Foden in molti avevano già lanciato l’occhio, ha giocato una grande stagione e questa edizione di Euro 2020 fortifica senza dubbio la sua tempra.

C’è però un giovanissimo in rampa di lancio ed è Jude Bellingham. Ha esordito nella competizione da minorenne, avendo 17 anni e 349 giorni compiuti.

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Bellingham e Kozlowski, oro puro per il futuro

Kozlowski esulta - Getty Images
Tra le giovani promesse, la Danimarca è messa bene – Getty Images

L’inglese, già diventato un beniamino, è stato praticamente un calciatore precoce sin da subito. La sua maglietta è stata ritirata dal Birmingham, il suo passaggio successivo al Borussia Dortmund, invece, un toccasana per quanti aspettavano giovani promesse europee. Perché i 30 milioni versati dai tedeschi sono stati già benedetti, il centrocampista in questi europei non ha mostrato alcun timore, sarà a breve un leader conclamato della sua nazionale.

C’è chi, però, ha esordito ancor più giovane. Avendo 17 anni e 246 giorni compiuti. Il polacco Kacper Kozlowski entra di diritto nei migliori talenti della competizione. Nato a Koszalin, il 16 ottobre 2003, è un calciatore bravo a bruciare le tappe. In campionato ha esordito con il Pogon Stettino a 15 anni, mica male davvero.

È un calciatore che ha addosso gli occhi di tutti gli osservatori, proprio perché sembra essere già un elemento maturo pur non avendo compiuto la maggiore età. A ottobre compirà 18 anni, probabilmente fuori dai confini polacchi. La sfida sul mercato sta diventando già importante, un sacco sono le pretendenti.

Partendo dalle big europee, ancora il Borussia Dortmund tenta un colpaccio, ormai è tipico dei tedeschi comprare la meglio gioventù e poi rivenderla con lauto guadagno. Ma anche Manchester United e Real Madrid sondano il terreno, mentre in Italia sondano bene Juventus e Inter. Che affiderebbero poi il polacco a una squadra con minori pressioni, come Cagliari o Verona.

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