L’Inter ha presentato la nuova maglia sui social con un video epico con protagonista Barella: ma i tifosi si dividono.
La nuova maglia dell’Inter divide i tifosi. Come sempre accade, alla presentazione di una nuova casacca si creano le fazioni. E non fa nulla che la nuova maglia sia la prima con lo Scudetto sul petto dopo tanti anni. Se si rinuncia alla tradizione, è normale che una fetta consistente di tifosi non riesca a passare oltre e guardi alla modernità con un certo distacco.
La nuovao casacca nerazzurra in effetti sta facendo molto discutere sui social. C’è ovviamente chi è esaltato, anche dall’assenza (per il momento momentanea) dello sponsor sul davanti: “Meraviglia“, “Seconda pelle“, “Altissimo livello“.
Eppure, c’è chi non apprezza. E non fa niente che il club si sia sforzato di essere all’avanguardia, puntando su una tenuta ecologica ed estremamente al passo coi tempi. Alla fine quel che conta è che sia fedele a quello che l’immaginario collettivo pretende dalla maglia dell’Inter. Un immaginario che, secondo molti, non è stato del tutto rispettato, soprattutto per un particolare…
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La nuova maglia dell’Inter: il dettaglio non sfugge ai tifosi
Una divisa squamata, più blu che nera, con una produzione sostenibile, essendo realizzata per il 95% con plastica ricavata da bottiglie riciclate. Una filosofia produttiva importante per l’ambiente e per il futuro di tutti noi, non disprezzabile per una linea troppo azzardata. Ma c’è chi non riesce proprio a guardare le criticità, o presunte tali.
Qualcuno ad esempio non apprezza il dettaglio delle scritte bianche sulla casacca. Qualcun altro salva addirittra solo i dettagli dorati e, ovviamente, la coccarda tricolore che torna sul petto dell’Inter a distanza di nove anni. Ma a far maggiormente discutere è il fatto che le squame abbiano, di fatto, reso quasi indistinguibili le strisce. E infatti c’è chi si chiede infuriato: “Dove ca**o sono le strisce?“.
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Va detto che da anni ormai le ex ‘strisciate’ italiane stanno di volta in volta facendo a meno della caratteristica che le distingueva tra le altre Big. Una necessità di marketing, dal momento che le strisce non ti danno una grandissima libertà di manovra. Su una cosa però sono tutti, ma davvero tutti, d’accordo: un video di presentazione come quello realizzato dall’Inter, con tanto di Biscione che avvolge Milano e i suoi luoghi simbolo, compreso il Castello Sforzesco, non è per tutti. Anzi, nemmeno a Hollywood riuscirebbero a realizzarlo, secondo qualche tifoso estasiato.
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