Arthur sarà il primo grande dubbio di Massimiliano Allegri. Il brasiliano non ha mercato e “forzatamente” rimarrà nella rosa bianconera.
Il lavoro di Massimiliano Allegri è più duro di quanto possa sembrare dall’esterno. Soprattutto a centrocampo, il tecnico dovrà dare una sterzata, perché è il settore che più di tutti ha sofferto nelle ultime due stagioni.
In particolare, la mediana sembra avere un grande punto interrogativo di nome Arthur. Il brasiliano non ha convinto nella prima stagione italiana, arrivava anche da una quotazione importante e dallo scambio con Miralem Pjanic, che è volato verso Barcellona. Uno scambio che per ora è stato più utile per appianare il bilancio, senza avere grande funzionalità in campo.
Il bosniaco è una seconda scelta in Spagna, il brasiliano ha dimostrato di non essere adatto alla Serie A. super lodato dopo alcune partite normali contro avversari da zona salvezza, Arthur poi ha disputato delle partite non troppe eccezionali quando saliva la posta in palio.
Lento, compassato, un corpo estraneo alla manovra juventino. Pian pianino Andrea Pirlo ha capito che il brasiliano non era adatto ai ritmi del nostro torneo, non è un caso che sia cresciuto Adrien Rabiot e, al suo fianco, ci sia stata sempre incertezza sul secondo centrocampista da affiancare. Addirittura a metà stagione è stato avanzato Danilo.
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Eppure, Arthur è un titolare della nazionale brasiliano. Ha vinto un’edizione della Copa America, con il Barcellona aveva anche mostrato qualcosa di interessante. Cosa è successo allora?
Non è questione di saudade, ma di capire a fondo quale sia il ruolo preciso del brasiliano in campo. Che è diventato un mistero, perché da regista si fa pressare, più avanzato non è un uomo che punta la porta. Massimiliano Allegri lo sta studiando bene, perché il brasiliano rimarrà nella rosa della Juventus per mancanza di alternative.
Con una quotazione importante, è difficile sia la cessione definitiva e sia quella a titolo temporaneo, sul bilancio si creerebbe una forte minusvalenza.
Perciò, il compito di Massimiliano Allegri è di capire quanto di buono si possa ricavare da Arthur e, in subordine, anche da Rodrigo Bentancur. Perché alla Juventus è mancata la qualità in mezzo al campo, non è un caso che le maggiori avversarie italiane hanno trovato, in qualche modo una soluzione.
Da scoprire, poi, come la mediana sarà composta e in quale variante tattica. Il 4-2-3-1 del 2017 sembra un tempo lontanissimo, formare un centrocampo a tre ha anche i suoi rischi. Perché poi, in quel caso, almeno due big lì davanti dovrebbero partire dalla panchina.
Meccanismi ed equilibri, quindi, si muovono su un filo molto instabile. Se anche chi ha deluso capirà di dover dare di più, allora la Juventus almeno attutirà un problema.