Brahim Diaz è pronto a una grande annata. I progressi della stella spagnola sono visibili, che sia la sua una prossima stagione di lancio?
Ci sono talenti ormai pronti per prendersi le loro responsabilità. Brahim Diaz, nonostante tutto, sembra essere già maturo. Il tirocinio italiano gli è servito per trovare un po’ di continuità e, soprattutto, per dimostrare a sé stesso di poter essere un giocatore concreto, e non solo una bella promessa.
Il cammino nella scorsa stagione al Milan lo ha visto protagonista a tratti, diventando comunque un elemento importante nell’undici di Stefano Pioli. Magari non è stato un titolare fisso, ma quando ha giocato si è sempre messo in mostra.
In Serie A sono state 27 le presenze accumulate, molte partendo però dalla panchina. Quattro i gol realizzati, lo spagnolo comunque ha visto con buona lena la porta. In Europa League ha avuto maggiori chance, favorito anche dal turnover e dagli impegni che, soprattutto, nel girone hanno registrato una rotazione della rosa più larga.
Lì, in Europa League, ha saputo attrarre diversi estimatori, dieci le presenze tra girone e turni eliminatori, tre le marcature con il Milan. Un elemento che, pian pianino, si è saputo ricavare uno spazio importante, dimostrando di essere un prospetto interessante.
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L’uomo che vuole volare
Per Brahim Diaz la prossima stagione sarà quella della maturità. La storia calcistica dello spagnolo è in espansione, il talento su cui tutti puntano per il prossimo futuro.
E ci puntavano già da quando era piccino e giocava, necessariamente, nelle categorie dei più grandi. Impossibile rubargli il pallone, era praticamente un predestinato. Il settore giovanile del Malaga lo ha accolto, e ha dovuto veramente fare resistenza molte volte quando arrivano le grandi offerte. Una, però, rischiava di far “capitolare” tutti, ovvero quella del Barcellona.
Ma all’epoca Brahim Diaz non volle muoversi, o almeno non da solo. Così, dopo qualche tempo una nuova offerta del Manchester City fu accolta, proprio per il fatto di poter portare con sé la sua famiglia.
L’attaccamento ai suoi familiari lo ha comunque aiutato nel periodo inglese, con il City è riuscito a esordire in Premier League e ad accumulare cinque presenze, per molti era già l’erede di David Silva. Stesso ruolo, stesse assonanze ma un ritorno in Spagna più immediato, e già nel gennaio 2019 arriva la casacca del Real Madrid.
Qualche partita di rodaggio, ma la sensazione che c’era qualcosa da affinare. E il Milan abile a prenderlo con sé, Brahim Diaz aveva simpatia per i colori rossoneri quando vide proprio la squadra italiana affrontare il suo Malaga, quand’era bambino.
Ora lo attende il grande salto, perché i mezzi ci sono ma devono essere stimolati con gol e assist.