Lo staff del Sassuolo è tra i più ambiti d’Italia. Passione e competenza fanno emergere la squadra della Mapei anche dal punto di vista dirigenziale.
Il calciomercato spesso non coinvolge solo i calciatori. E nemmeno gli allenatori, bensì ogni tanto si getta l’occhio per scoprire se, in effetti, ci siano professionisti pronti a una nuova avventura. Nello staff del Sassuolo non si corrono pericoli, a meno di clamorose offerte.
Quelle che non sono arrivate a Giovanni Carnevali, che era stato anche uno dei papabili al grande salto con la Juventus. Persona misurata e ben oculata, negli anni ha costruito il Sassuolo scegliendo il meglio e in controtendenza rispetto a tanti suoi colleghi.
L’amministratore delegato emiliano ha scelto sia gli elementi giusti da piazzare in campo, nonché una schiera di professionisti per allargare lo staff e ottenere tante soddisfazioni. In effetti, c’è da esserne orgogliosi del lavoro fatto, ma molto ancora ci sarà da fare.
Il Sassuolo, infatti, punta a un calcio più sostenibile. Ha comprato il suo stadio anni fa e lo ha fatto diventare tra i migliori d’Italia, ha proseguito poi sull’onda di progetti sociali importanti. L’ultimo è targato Generazione S, con famiglie e comunità legate al filo di una passione importante e condivisa.
Rossi e Palmieri, altri due “top player”
Il mercato del Sassuolo ha, oltre il dg Carnevali, un punto di forza nel direttore sportivo Giovanni Rossi. Uno degli uomini di campo maggiormente apprezzati, difficilmente sbaglia il giudizio e la valorizzazione di un calciatore in nero verde.
La rosa della squadra, infatti, ha una continua crescita, ma c’è bisogno spesso di chi abbia un occhio benevolo sin dall’inizio. E la competenza di Rossi è davvero importante nel Sassuolo, lo staff si dimostra, giorno dopo giorno, una fonte importante per la crescita del progetto.
Non a caso, giorni fa è arrivato il rinnovo del contratto, simbolo di come lo staff del Sassuolo potrà proseguire con assoluta sicurezza il cammino.
Un rinnovo arrivato anche per Francesco Palmieri, responsabile del settore giovanile. Da calciatore è stato un discreto attaccante tra Serie A e Serie B, giocando anche per Lecce e Sampdoria. Non era un attaccante appariscente, ma uno di quelli generosi che lottavano per il bene della squadra. E un po’, questa caratteristica, l’ha riversata anche dietro le quinte, stando in scrivania o seguendo i progressi dei giovani calciatori.
Il grande merito è di avere un ottimo settore giovanile, arricchito da Giacomo Raspadori, che in due anni dall’esordio al professionismo è passato alla convocazione ad Euro2020. Con i più ben quattro grandi prospetti per la porta del Sassuolo in futuro.
Si può lavorare, quindi, con tranquillità. Le big se ne faranno una ragione: Carnevali, Rossi e Palmieri sono intoccabili.