Stefano Sensi ha il compito nuovamente di conquistare la regia dell’Inter. Sarà il giocatore adatto agli schemi di Simone Inzaghi?
Si ricomincia, necessariamente. Perché le certezze di Stefano Sensi sono quasi ripartite da zero. L’addio di Antonio Conte è stato un elemento tattico da non sottovalutare, soprattutto quando si diventa dei fedelissimi.
Perché quando Stefano Sensi è stato in forma, un posto il mister leccese lo ha trovato sempre. Che, evidentemente, aveva una stima immensa per il centrocampista, a ricordargli la sua ferocia e il tocco di palla, sicuramente diverso da quello del Conte calciatore.
Un centrocampista, comunque, che ha dimostrato il suo potenziale, e la capacità di saper tirare le redini della squadra. Dopo l’apprendistato con il Sassuolo nella massima serie, Stefano Sensi è passato all’Inter diventando un elemento su cui basare il gioco dell’Inter. Più nella prima stagione, che nella seconda.
L’esordio con l’Inter è stato un vento fresco, che ha dato ampio respiro a tutta la manovra nerazzurra. L’unica pecca era l’inesperienza, quella che poi lo stesso Conte diede ad esempio, insieme a quella di Barella, per le partite di Champions League. Ma l’esperienza arriva giocando, e rapidamente è maturata, se non fosse che gli infortuni si siano poi succeduti.
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Un calciatore da ritrovare
La seconda stagione interista di Stefano Sensi ha registrato la vittoria del campionato, ma un minor minutaggio. La stima di Roberto Mancini era rimasta, perché anche in Nazionale aveva dimostrato di poter reggere il confronto contro ogni tipo di avversario. Chiaramente con Barella, Jorginho e Verratti partiva in seconda linea, ma poteva recitare un ruolo da protagonista.
Peccato per l’ultimo infortunio, il 3 giugno è stato costretto a tornare a casa, con la conseguenza di vedere Euro 2020 dalla tv. Al suo posto è andato Mattia Pessina, che ha segnato anche due gol.
All’Inter, invece, attendono il suo regista, che già in vacanza a cominciato a bruciare i tempi, mostrandosi voglioso di tornare in campo. Gli allenamenti dovranno ridare così forma e fiducia mentale a Sensi, pronto ora anche per una nuova avventura con Simone Inzaghi.
L’Inter ripartirà dal 3-5-2 e almeno lì in mezzo non dovrebbe fare grandissime modifiche. Anche perché di soldi ne girano pochi nel mercato, e non ci sarà bisogno di un regista.
Stefano Sensi giocherà con nuovi dettami tattici, Simone Inzaghi anche nella Lazio voleva un centrocampo polivalente. Ovvero tutti bravi con il pallone, ma anche bravi a rientrare e a pressare l’avversario una volta persa palla. Caratteristiche che l’ex Sassuolo ha nel dna, dovrà solo ben integrarsi nel collante con i reparti.
Il calcio italiano attende il salto di qualità e soprattutto una sua stabilità fisica. Il prossimo obiettivo, ovvero Qatar 2022, non è per nulla impossibile.