Nuova polemica su José Mourinho, accusato di essere un sessista da una giornalista inglese: non è la prima volta per il tecnico portoghese.
Ci risiamo. José Mourinho è finito nuovamente nell’occhio del ciclone in Inghilterra. Come alcuni anni fa, anche stavolta lo Special One è stato accusato di sessismo e bullismo. La vicenda si riferisce al suo ultimo periodo al Tottenham. Il tecnico portoghese sarebbe stavolta stato accusato pubblicamente da una giornalista, Beth Fischer.
Stando a quanto riferito dalla diretta interessata, l’attuale allenatore della Roma avrebbe manifestato un atteggiamento platealmente sessista nei suoi confronti. Due fonti le avrebbero infatti riferito che lo Special One non voleva in alcun modo, quando era al Tottenham, che la rappresentativa femminile del club londinese si allenasse vicino a quella maschile.
“Voleva che lavorassero sul campo più lontano, non voleva sentirle“, assicurano le fonti di Beth Fischer. Il motivo? Pare che a José dessero fastidio le voci delle donne. Non è però possibile dire se questo sia un atteggiamento realmente discriminatorio o solo il frutto di una necessità di maggior concentrazione per i suoi ragazzi. In Inghilterra aspettano però con ansia repliche dallo Special One, che già qualche anno fa era stato al centro di una bufera mediatica di questo tipo.
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Mourinho sessista: il caso Eva Carneiro
Il precedente, ben più famoso e chiacchierato, è quello con Eva Carneiro, risalente alla seconda avventura di José al Chelsea. Durante la prima giornata di campionato con lo Swansea, dopo uno scontro di gioco Hazard rimase a terra e Carneiro entrò in campo per soccorrerlo. Un intervento che José riteneva non necessario, dal momento che, per regolamento, aveva ridotto il Blues a giocare in nove uomini per alcuni minuti.
Al termine del match l’allenatore aveva quindi duramente attaccato la donna, incolpandola del risultato negativo della partita. Come conseguenza, Eva era stata rimossa dalla panchina, rimanendo però nello staff medico del club per un periodo, prima di essere definitivamente licenziata. Su tutte le furie, la professionista aveva fatto causa sia allo Special One che al club londinese, rifiutando in un primo momento un milione di sterline per archiviare il caso.
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Alla fine la vicenda si chiuse con un accordo extra-giudizio rimasto segreto, ma secondo alcune voci le parti si sarebbero accordate su una somma più alta rispetto a quella precedentemente offerta. Una brutta vicenda che resta ancora come una macchia sul curriculum dell’allenatore portoghese.