L’Ascoli ha un progetto ambizioso. Tornare in Serie A dopo quindici anni potrebbe essere il raggiungimento di un obiettivo nemmeno troppo annunciato…
Il gran finale della scorsa stagione ha ridato l’entusiasmo all’Ascoli e alla piazza bianconera. La Serie B conquistata con buone prestazioni e il rilancio del progetto hanno ridato un nuovo sogno ai tifosi del picchio, che ora vogliono puntare in alto.
In effetti, il miracolo ascolano della scorsa stagione ha dei connotati precisi. Intanto, quelli del mister Andrea Sottil, che si è ripetuto in Serie B con cura e scrupolo. Aveva già salvato il Pescara nella fase post covid, seppur per i capelli e all’ultimo secondo dei playout. Ad Ascoli è subentrato in una situazione non certo facile, i bianconeri si esprimevano a fatica con Valerio Bertotto e stavano scivolando mestamente verso la Serie C.
Il tecnico piemontese, però, non si è perso d’animo ed è ripartito dalle basi, dando prima una solidità difensiva e poi un gioco spavaldo, sfruttando anche un calcio mercato semplicemente perfetto.
I colpi dei bianconeri a gennaio sono stati ben mirati, un centravanti come Federico Dionisi in Serie B lo hanno ben pochi. Ma occhio anche a chi arrivò da comprimario: Tommaso D’Orazio, sulla sinistra, ha dimostrato di meritare ampiamente la categoria. Solo per una parte della tifoseria cosentina, evidentemente, non era adatto alla B.
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Con Dionisi, D’Orazio riscattato dal Bari e Sottil la prima dorsale dell’Ascoli. Che ha un grande talento chiamato Sabiri, ed è quello che sul mercato fa gola a molti. Giovanissimo e molto tecnico, è un trequartista atipico, in quanto riesce a essere più decisivo che indolente.
Nonché autore di grandissimi gol, dalla distanza può colpire addirittura dai 30 e dai 40 metri con grande agilità. È chiaro che l’Ascoli cercherà di trattenerlo il più a lungo possibile, proprio per puntare alla massima serie. Ovviamente nessuno pensa a una promozione diretta (Monza, Lecce, Parma e Brescia, a vario titolo, sembrano più attrezzate), ma il sogno playoff non è impossibile.
Considerando anche la media tenuta nella prima parte del 2021, i bianconeri hanno dimostrato di poter tenere un ritmo alto anche in fatto di punti conquistati. E da ciò ripartirà il progetto dell’Ascoli, il patron Massimo Pulcinelli ha già investito e investirà altre risorse per riportare le Marche in alto.
La massima serie manca dalla stagione 2006-07, con una retrocessione arrivata in un campionato cominciato male e finito peggio, con grandi vecchi e giovani incompiuti che non hanno mai avuto un amalgama in campo.
Ricordando anche i tempi di Costantino Rozzi e Carlo Mazzone, la piazza sogna in grande. Per arrivare al paradiso servirà lavorare giorno dopo giorno con costanza.