Green pass allo stadio, il Governo verso l’ok: la Serie A può ripartire e tutti sono più contenti, è uno scacco al Covid.
Sono ore calde, ore decisive per milioni di italiani e migliaia di tifosi. Infatti, nel giro delle prossime ore, il Governo varerà il decreto che stabilirà le modalità e l’uso del green pass, utile per spostarsi e per svolgere attività, tra cui andare allo stadio.
Infatti, la certificazione verde sarà obbligatoria in zona bianca e servirà per entrare nei ristoranti al chiuso e con ogni probabilità anche per viaggiare sui mezzi come treni, aerei e navi. Ovviamente, per ottenere questo pass servirà la prima dose del vaccino, seguita dal richiamo altrimenti perderà la sua validità. E non solo. Il Green pass sarà rilasciato anche a chi è guarito dal Covid o chi ha un tampone negativo nelle 48 ore precedenti, ma la validità sarà molto più breve.
E allora, cosa c’entra il calcio? Per avere nuovamente lo stadio pieno di tifosi, il Green Pass potrebbe essere fondamentale e la Lega Serie A spera che questo possa bastare per avere gli impianti pieni.
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Green pass allo stadio, così il Covid è spacciato
Le squadre di Serie A, dopo un anno e mezzo di assenza del pubblico, vedono uno spiraglio, dovuto soprattutto all’apertura degli impianti sportivi per gli Europei. Quello che vorrebbero FIGC e Lega è aumentare gradualmente la percentuale di spettatori, partendo dal 50% fino ad avere la possibilità di vendere tutti i biglietti per la fine della stagione. Il Green pass potrebbe essere al chiave, visto che permetterebbe l’ingresso allo stadio ai vaccinati, guariti o chi ha tampone negativo.
Inoltre, inserire l’obbligatorietà della certificazione verde per guardare in tribuna una partita di calcio potrebbe spronare la gente a vaccinarsi o sottoporsi al richiamo. Tutto questo aiuterebbe lo Stato a raggiungere una percentuale molto elevata di vaccinati: l’unico modo per fronteggiare il Covid.