Il Pampa Sosa alla domanda si commuove in diretta: “Non ne parlo volentieri, per me è una ferita, e le immagini mi fanno male”.
Una storia d’amore col Napoli infinita. Roberto Sosa, per tutti “El Pampa”, è legatissimo alla tifoseria partenopea. Uno dei giocatori più iconici, capace di abbinare classe e una garra tutta argentina. Intervistato a Canale 21, una domanda lo ha messo emotivamente in difficoltà. Mani al volto, poi un attimo di pausa per riprendere fiato e il filo del discorso. Poi, visibilmente commosso, l’ex attaccante di Napoli e Udinese ha detto la sua.
“Non ne parlo volentieri e mi ero ripromesso di non vedere più alcune immagini che fanno molto male. Ho una maglia che ricorda tutto, e la custodisco gelosamente senza darla a nessuno”. Era una casacca del Napoli. L’ultima con il 10 cucito sulla schiena. Quello che apparteneva al più grande di tutti.
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El Pampa Sosa si commuove al ricordo di Maradona: “Lo hanno lasciato solo”
Intervistato a Canale 21, Roberto Sosa si è visibilmente commosso alla domanda su Diego Armando Maradona. “Non ne parlo volentieri – ha sottolineato el Pampa – perché è un ricordo che mi fa male. Lo hanno lasciato solo, non lo hanno sostenuto in un momento delicato”. Poi si blocca, si scusa, e con le mani al volto continua a parlare del connazionale, guardando una foto con una maglia del Napoli numero 10.
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“Mi fece una battuta – prosegue Sosa guardando l’immagine che lo ritrae con Maradona- e mi chiese se potevo prestargli quella maglia, dicendo che me la avrebbe riportata il giorno dopo. Gli dissi di no, e la custodisco gelosamente. Sono tornato a Napoli con mia figlia, e la prima cosa che abbiamo fatto è stato visitare lo stadio. Dispiace che non ci sia un momento per fare una partita in ricordo del più grande”. E poi un sorriso amaro, di chi perde un grande amico e un idolo. Diego Maradona, che per chiunque abbia sfiorato l’erba del San Paolo o semplicemente calciato un pallone, è una icona del calcio che manca troppo.