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Salernitana indugia: una rosa senza spine… e senza i numeri

La rosa della Salernitana è un rebus. Pochi giocatori, tanto mercato ancora da fare e la consapevolezza di un’annata partita già in salita.

La rosa campana ha solo una certezza, il portiere Vid Belec – Getty Images

Risolta la questione trust, c’è da pensare al campo. E anche con una certa urgenza, perché il problema della Salernitana è diventato soprattutto sportivo. Chi andrà in campo nel collettivo campano? La rosa come sarà rinforzata? Sono tanti i quesiti, soprattutto perché prima della soluzione con la Lega Calcio, di mercato non se n’è nemmeno parlato.

Qualche sondaggio, e poco più. Qualche calciatore inserito in una lista, in molti che tornavano alla Lazio e in pochi che rimanevano nella rosa della Salernitana. Una rosa che, come calciatori di proprietà, ha circa una decina di unità che non fanno rallegrare più di tanto i tifosi.

Infatti, la rosa attuale non arriverebbe nemmeno a giocare una partita – escludendo i primavera – ed è questo un segnale da non sottovalutare. Curioso il caso dei portieri, ce n’è solo uno di fatto.  E dovrebbe essere il titolare senza problemi: Vid Belec ha la piena fiducia di Fabrizio Castori, che lo aveva già allenato anche a Carpi in Serie A.

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In pochi non bastano per un’impresa

Uno dei gol pesanti di Djuric con la Salernitana – Getty Images

L’aria della sfida è ben presente nella risicata rosa della Salernitana. Che attende quindi almeno quindici giocatori, tra acquisti, prestiti e quant’altro.

La situazione campana rappresenta un unicum nel calcio italiano, forse ne avremmo fatto tutti a meno. Ma le regole traslate all’inverosimile hanno portato questa situazione particolare, perciò anche fare mercato sarà un tantino complicato.

Così come valutare chi è rimasto in rosa non è nemmeno semplicissimo. Perché in pochi, di quelli attualmente in squadra, servirebbero nella massima serie. Tre i difensori con il cartellino di proprietà, alcuni avevano avuto momenti di gloria come Gyomber, altri come Veseli e Bogdan sono in espansione. Strandberg è arrivato ieri sera.

Dei centrocampisti, è proprietà Schiavone così come Cavion, preso a parametro zero e che ha avuto un buon trascorso nel campionato di Serie B. Così come Di Tacchio, tornato in Serie A dopo aver giocato nelle giovanili della Fiorentina. Nonché Capezzi, da cui tutti si sarebbero aspettati una maggior permanenza in Serie A negli anni passati. È arrivato recentemente Obi, si è aggiunto anche Zortea, ex primavera dell’Atalanta sulle fasce.

In attacco invece c’è il bosniaco Djuric, una stagione nella massima serie con il Cesena, poi ha lottato per i colori della Salernitana segnando spesso gol pesanti. Fuori dal progetto è Giannetti, si cercherà per lui una sistemazione in Serie B, così come per Kristoffersen.

C’è da rifare una squadra e anche in fretta. L’esempio è di tante compagini che, anche negli ultimi giorni di mercato, hanno comprato e avuto i loro frutti, come nel caso dello Spezia. Fermo restando che il fattore amalgama è l’unica cosa che non si può trovare a buon prezzo.

Published by
Massimo Maneggio