Innocent Emeghara, ex tra le altre di Siena e Livorno, si ritira a soli 32 anni: dai gol agli scarpini, tutto sull’ex bomber svizzero.
Fine di un’era, almeno per i fan di Innocent Emeghara. L’attaccante nigeriano, naturalizzato svizzero, ha annunciato il suo ritiro. Dopo aver rescisso il contratto con la sua ultima squadra, il Winterthur, nella seconda serie svizzera, ha dato ai suoi follower una notizia tristissima: è arrivato il momento di appendere gli scarpini al chiodo. A prescindere dal loro colore.
“Ho raggiunto un punto in cui devo lasciarmi andare per poter iniziare un nuovo capitolo della mia vita“, ha spiegato l’attaccante, che ha risolto il suo contratto stamattina prima di maturare questa decisione importante. Fin da quando era bambino ha giocato a calcio senza pensare ad altro, e ci vuole coraggio a scegliere di lasciare questa vita, ha spiegato Emeghara. Ma il momento è purtroppo arrivato, anche se prima del previsto: l’ex bomber ha soli 32 anni.
Ma in Italia non sono mancate illazioni maligne da parte di molti tifosi, che lo hanno preso di mira paragonando la sua vicenda a quella di Minala. Per qualcuno infatti i 32 anni Emeghara li ha raggiunti già da parecchio tempo, e chissà, magari oggi potrebbe anche avere 40 anni. Pensieri privi di fondamento, salvo prova contraria. Quel che è certo è che il calcio saluta uno dei suoi protagonisti più coloriti degli anni Duemila.
Leggi anche -> “Magari ti infortuni”, Hysaj insultato: cosa è successo in ritiro – FOTO
Innocent Emeghara: numeri e curiosità sull’attaccante svizzero
Rapido e scattante, il bomber di origini nigeriane non è stato propriamente implacabile, ma ha saputo dare un contributo importante in ogni avventura. Giramondo, ha vestito le maglie di Grasshoppers, Lorient, Siena, Livorno, ma ha giocato anche in Turchia, in Azerbaijan e negli Stati Uniti, collezionando 99 gol in 319 presenze totali. Di questi 99, sono stati 11 quelli messi a segno in Serie A con le maglie delle due toscane in due stagioni.
Soprannominato la ‘mosca atomica’, forse in contrapposizione con la ‘formica’ Giovinco, in Italia viene ricordato più per gli scarpini che per i gol. Durante una gara con la Lazio scese infatti in campo con due scarpe differenti, risultando decisivo per il 3-0 finale della squadra di Iachini contro gli uomini di Petkovic, travolti dalla sua doppietta e dal gol di Rosina. Ma come mai giocò quella gara con due scarpe diverse? Questa la sua spiegazione: “Mi faceva male un piede, ho dovuto indossarne una più grande ma non c’era del colore uguale“.
Potrebbe interessarti -> Robben, ritiro definitivo: fra i successi resta un record incredibile – VIDEO
Un caso bizzarro che lo fece diventare un idolo per i tifosi del Siena, complice ovviamente i due gol messi a segno. Forse il punto più alto di una carriera che avrebbe potuto anche dargli di più. Ma non è questo il momento dei rimpianti, bensì quello degli omaggi. Con la speranza di poterlo presto rivedere in altre vesti.