Le prime due medaglie della scherma italiana a Tokyo 2020 sono di Luigi Samele e Daniele Garozzo, accomunati anche dal tifo per la Juventus.
Non è cominciata benissimo l’avventura italiana per la squadra di scherma ai Giochi olimpici di Tokyo 2020. Dopo tre giorni di gare sono infatti solo due le medaglie conquistate, due argenti firmati Luigi Samele e Daniele Garozzo, rispettivamente per la sciabola e il fioretto individuale maschile. Due medaglie che hanno molto in comune… anche la fede calcistica dei due schermidori!
Garozzo, oro nell’individuale a Rio nel 2016, fiorettista nativo di Catania, classe 1992, non è infatti un tifoso, ma un super tifoso della Juventus (al contrario del fratello Enrico, che invece tifa Lazio). Tale è la sua fede da avergli fatto anche rischiare di perdere il preziosissimo oro vinto in Brasile.
Nel novembre del 2016, mentre si recava a Torino in treno per poter assistere a un match tra Juventus e Napoli, il fiorettista fu infatti vittima di un furto. La medaglia d’oro gli fu sottratta durante il tragitto, causando momenti di panico e allarme. Fortunatamente, però, la vicenda terminò con un lieto fine: la medaglia fu infatti ritrovata nel cassonetto di una signora, che la restituì prontamente allo schermidore.
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Tokyo 2020: anche Luigi Samele tifa Juventus
Se Garozzo è notoriamente un tifoso juventino, non tutti sapevano, fino a pochi giorni fa, che anche Gigi Samele, il primo medagliato della spedizione olimpica italiana di Tokyo 2020 (almeno formalmente) è un tifoso della Juventus. Vero che nel cuore dello sciabolista foggiano, classe 1987, occupa un posto speciale anche la squadra della sua città, supportata attivamente in più occasioni.
Dal suo profilo Instagram, tra le tantissime foto dedicate al suo sport, la scherma, e alla famiglia, spuntano però anche alcune foto che dimostrano la sua passione per i colori bianconeri. Più volte lo schermidore è stato anche all’Allianz Stadium, sia come ospite che come semplice tifoso, per supportare la squadra in partite complicate, come nel caso di uno Juventus-Napoli di alcuni anni fa.
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Non a caso tra i suoi idoli e i suoi modelli principali, oltre ai tre GOAT del tennis, Federer, Djokovic e Nadal, c’è anche il campione più rappresentativo della Juventus degli ultimi anni: Cristiano Ronaldo. Un esempio per lui di sportivo a 360°, per la maniacale attenzione per l’allenamento, il fisico e anche per la forza e la tenuta mentale.