Diego Fabbrini è tornato in Italia: sembrava destinato a una grande carriera, ora si “accontenta” della Serie B e dell’Ascoli.
Talenti promettenti, ma mai esplosi definitivamente. Diego Fabbrini, per le attese della sua carriera, poteva diventare forse l’ultimo grande trequartista della Nazionale, ma il suo sogno non si è mai concretizzato. E fu forse la maglia azzurra il suo massimo vertice, in una calda estate del 2012. Convocato da Cesare Prandelli al posto di Mario Balotelli, esordì con la selezione maggiore nell’amichevole di Berna persa dall’Italia contro l’Inghilterra per 2-1.
A distanza di anni e con l’Inghilterra domata, Diego Fabbrini ha lasciato proprio il regno per accasarsi in Italia, precisamente all’Ascoli. Per fare decollare i marchigiani, perché sicuramente non sarà una comparsa nell’undici bianconero. Ha girato un po’ l’Europa, ha regalato assist ma non ha mai trovato grande spazio proprio dalle nostre parti, quando si dà spesso fiducia a registi e fantasisti d’oltralpe senza nemmeno grande talento.
Una storia di calcio come tante – ormai – che però ha lasciato Fabbrini in giro senza avere una possibilità concreta in Italia, da cui mancava dal 2017. Un vero peccato, in effetti, perché si parla spesso di talenti italiani, ma di squadre che concedono fiducia ce ne stanno sempre meno.
Quella di Diego Fabbrini è un’avventura partita da Empoli e poi proseguita con l’Udinese. Un po’ di Serie B e un po’ di Serie A, a prendere le misure e a regalare già qualche partita convincente.
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Dopo il percorso con l’Under 21, quell’esordio in Nazionale maggiore sembrava spalancare le porte. Praticamente il fantasista non ebbe, da lì in poi, grandissime soddisfazioni: nel 2013 il prestito al Palermo fu poco fortunato, con la retrocessione annunciata praticamente per la squadra allora di Maurizio Zamparini.
Andò al Watford e rientrò nel gennaio 2014 al Siena, ma anche in Toscana poche soddisfazioni con il club che poi sparì dal professionismo proprio in quell’estate.
Tornato in Inghilterra cominciò a fare un suo personalissimo tour. Il Milwall, poi il Birmingham in varie tappe, il Middlesbrough, dove fece vedere qualcosa di interessante. Sempre nella seconda serie inglese, con un prestito allo Spezia nel 2017 per sei mesi.
Il giro non era di certo finito. Non poteva mancare una tappa spagnola al Real Oviedo, così come quelle dell’est europeo. In Romania al Botosani, in Bulgaria al Cska Sofia e l’ultima stagione alla Dinamo Bucarest.
Ora Diego Fabbrini è tornato in Italia con l’intenzione di non andarsene più. L’Ascoli ha in mano un giocatore interessante che potrà fare la differenza in mezzo al campo. Anche dalle sue prestazioni si potrà determinare il sogno bianconero dei playoff cadetti.