Finali olimpiche per il calcio: non tutte sono state delle grandi sfide. Con la speranza che quella che vedremo nelle prossime ore tra Spagna e Brasile, quanto meno, regali un pochino di spettacolo.
Spesso le finali olimpiche vengono ricordate a lungo dagli appassionati di sport, proprio come il massimo sforzo fisico e mentale. Pensiamo ai 100 metri di Atletica, ma anche alle imprese di squadra e quelle in sport sicuramente non troppo popolari. Il calcio, per una volta, viaggia in un mondo a parte, i tifosi di questi tempi seguono più il calciomercato rispetto alla rassegna iridata, perciò sarà anche difficile stabilire quale sarà l’audience potenziale della finale calcistica.
Le finali olimpiche, infatti, non hanno mai raggiunto un grande audience dalle nostre parti, spesso se ne ricorda a malapena la gloria vissuta. Come quella dell’Italia, che vinse all’epoca del regime e non ebbe più grandi motivi di soddisfazione. L’Italia è la nazionale con più partecipazioni, per altro, per quanto riguarda il settore del calcio. 15 volte i nostri colori hanno cercato di raggiungere le finali olimpiche, tentate con ben 61 partite (anche qui un record) di cui 23 sconfitte, divenendo la nazionale più battuta nelle rassegne. Dati, che comunque, vanno in contrasto con i gol fatti, ben 125.
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Il torneo a cinque cerchi all’atto conclusivo
L’Italia ha avuto quindi un posto nella storia pur non essendo abitudinaria alle finali olimpiche. Rispetto a tante altre compagini, c’è stato più uno spirito di partecipazione. Sicuramente, quanto fatto vedere dall’Argentina ha rappresentato un segnale in epoca moderna.
Nel 2004 vinse la competizione praticamente da imbattuta e imbattibile. Eliminò anche l’Italia, che andò alla competizione iridata anche con un bel gruppo di ragazzi, che poi si ripetettero al mondiale. Ma quell’Argentina era un carrarmato guidato da Carlos Tevez, che poi vinse nelle finali olimpiche per 1-0 contro il Paraguay. Quattro anni dopo è ancora il calcio olimpico a sorridere all’Albiceleste, ancora con una vittoria di misura per 1-0 contro la Nigeria: già allora brillava la stella di Leo Messi.
Nel 2012 il trofeo si sposta di qualche chilometro ed è il Messico a imporsi sul Brasile. Una specie di mezzo dramma, cui seguì poi quello ancor più doloroso del mondiale e dell’umiliante sconfitta interna contro la Germania. Parzialmente riscattata nell’edizione dei giochi del 2016. Il Brasile vinse, almeno, l’oro olimpico ai rigori contro i tedeschi, fu una magra consolazione. Tra poche ore, dunque, terza finale di fila per i verdeoro.
Per quanto concerne il versante femminile, è presente dal 1996, quattro titoli se li sono aggiudicati le ragazze americane, l’ultimo invece è stato conquistato dalla Germania. Probabilmente, pur essendo tra gli sport recentemente inseriti, il calcio femminile avrà un maggior seguito dell’omologo maschile. A dimostrazione che nelle olimpiadi tutti hanno uguale importanza.