Leo Messi e il Barcellona si sono detti addio, ma il numero 10 ha lasciato un ultimo regalo in eredità al club: di cosa si tratta.
La storia tra Leo Messi e il Barcellona è finita, improvvisamente, con uno strappo molto doloroso. Ufficialmente il 30 giugno 2021 con la scadenza dell’ultimo contratto firmato. Nella realtà dei fatti in un bollente pranzo del 5 agosto, quando le parti in causa hanno capito che non esistevano più margini (economici) per poter andare avanti.
Un addio luttuoso e doloroso che intristisce tutti i tifosi blaugrana. Nel day after, l’ira è divisa: c’è chi accusa la società, chi la Liga per i rigidi paletti imposti con il fair play finanziario interno, chi ancora Messi per non aver accettato di venire incontro alle esigenze societarie.
Ma in tutto questo trambusto, c’è un ultimo regalo che il numero 10 argentino ha lasciato in eredità al club del suo cuore. Un regalo dimenticato da molti: la sua maglia per la stagione 2021-22. Negli store ufficiali del club è infatti ancora possibile acquistare questo pezzo destinato a diventare storico: l’unica maglia di Messi al Barcellona mai indossata in una gara ufficiale dalla Pulga.
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Inutile dirlo, il glorioso capo d’abbigliamento sta già andando a ruba, e le previsioni portano a un autentico boom di vendite nelle prossime settimane, visto che il valore di questa camiseta è alle stelle. E per il club è una vera manna: i diritti, a quanto pare, resteranno in mano alla società catalana ancora per tre mesi.
Messi ‘salva’ il Barcellona: il peso dell’addio
Con il senno di poi, forse, anche i tifosi capiranno che per il Barcellona l’addio di Messi, sicuramente un passo indietro dal punto di vista tecnico, potrebbe significare una salvezza economica. Se le pretese venute a galla in queste ore fossero vere, per il club mantenere il fenomeno argentino non avrebbe solo significato andare contro alle norme federali, ma probabilmente mettere a rischio il futuro stesso della società dal punto di vista economico.
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Questa separazione è un dolore sicuro, ma è anche un’opportunità per la società per ripianare i propri debiti, smussare le perdite e cercare di assicurare un futuro ancora di prestigio e vittorie a una delle squadre più importanti del mondo. Ora prevale la sofferenza, la frustrazione e la rabbia. Un domani, però, i rimpianti maggiori potrebbero essere di chi ha lasciato, non di chi ha lasciato andare.