Fantacalcio, io ti odio: i calciatori non ne possono più

C’è il clan dell’odio verso il fantacalcio. E sono spesso i calciatori a non sopportare un gioco che spesso diventa una fissazione maniacale per molti sportivi da divano.

Ronaldo grida - Getty Images
Cristiano Ronaldo il calciatore più ambito per il fantacalcio – Getty Images

Il calcio italiano spesso ha un nemico invisibile… e si chiama fantacalcio. Paradossale ma vero, il gioco che qualche tempo fa sembrava solamente un passatempo ludico, ora è diventato quasi un affare di stato. Tra chi lo adora come unica missione di vita, e chi professa odio perché valuta obiettivamente gli eccessi di questa specie di competizione.

Nata negli anni Ottanta, quando si decise di provare a giocare con le valutazioni date dai giornalisti, proponendo poi vari bonus per gol, ammonizioni, espulsioni e rigori vari. Tra chi gioca con i punteggi larghi (ogni tot corrisponde a un gol virtuale) e chi invece lo fa semplicemente sommando e aggiungendo i bonus.

Il troppo però poi stroppia e si perde, così, il senso della realtà, con questo fantacalcio diventato un elemento sempre più ingombrante. Molti portali mettono premi in palio importanti, c’è chi addirittura continua a farne proprio una professione. Ma solo uno su… un milione ce la fa, tutti gli altri devono accontentarsi di giocare in amicizia e con pochi spiccioli.

Perché di gioco si tratta e non certo della cosa più importante della propria vita, questo dovrebbe capirlo anche chi non vede una partita di calcio dal vivo da più di vent’anni. Ma si sa… l’Italia è un popolo perenne di commissari tecnici e con questo gioco in molti si sentono tali.

Un gruppo ben nutrito lo rifiuta

Saponara in campo - Getty Images
Saponara si unisce ai calciatori che hanno espresso odio al fantacalcio – Getty Images

Sono proprio i protagonisti del campo che hanno odio verso questo gioco, i calciatori ormai sembrano essere bersagliati da quanti assillano quotidianamente sulle gesta virtuali. Il campionato non è ancora iniziato, ma già molti utenti chiedono ai calciatori… se vale la pena acquistarli. Così, spesso i professionisti si allontanano dai social, evitando di rispondere anche a messaggi molto più importanti, rispetto alla compravendita fatta su un tavolino di un bar con la quotazione di un giornale.

Così, tra i giocatori professionisti in molti evitano proprio l’argomento. L’ultimo è stato Riccardo Saponara che si chiude a riccio nel suo odio verso l’argomento. E non è l’unico che indossa la maglia della Fiorentina a pensarla allo stesso modo: furono vergognosi i messaggi inviati qualche tempo a Cristiano Biraghi, che fu minacciato proprio per l’andamento su questo gioco.

POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Le sorprese di questo gioco ormai digitale

Non solo i viola rifiutano l’argomento, spesso i centrocampisti sono mostrano le maggiori idiosincrasie. Come Nicolò Barella e Kevin Strootman ma anche Josip Ilicic, che lo odiava al pari… del riscaldamento. Tanto per capire anche l’indole pigra dello sloveno prima di scendere in campo. Quello vero però, fatto dell’odore dell’erba, di regole, del gioco maschio, e di contrapposizioni ed emozioni all’ultimo respiro.

Gestione cookie