Roberto Soriano diventa il nuovo leader del Bologna. Dopo gli addii di Da Costa, Danilo e Palacio è praticamente uno dei pochi fari per i rossoblù.
C’è chi è rimasto sulla via Emilia anche con soddisfazione. Roberto Soriano è ora il leader in campo e non solo del Bologna, sempre in attesa di un campionato d’avanguardia. Sinisa Mihajlovic è ripartito quasi da zero, perché le assenze dei più vecchietti si sono fatte sentire. Perché il mancato rinnovo di Palacio – che in attacco era comunque un metronomo – dei brasiliani Da Costa e Danilo, di Poli ceduto in Turchia, hanno comunque in loro peso.
Sperando di aver risolto, una volta per tutte il problema del centravanti, il Bologna si aggrappa a Roberto Soriano come non mai. Al centrocampista nato e cresciuto in Germania da genitori campani il compito di prendere le redini dei rossoblù e collocarli, se possibile, nella parte alta della classifica. Sarà un’impresa, perché di Europa da queste parti non se ne parla e nemmeno è pensata nella migliore delle ipotesi. Troppo forte lo stacco con le altre pretendenti, perciò un campionato tranquillo ma con più soddisfazioni andrebbe bene. Ripetere le gesta del Sassuolo sarebbe per i rossoblù qualcosa di insperato.
Un leader che fa i fatti
Il Bologna riparte da Roberto Soriano proprio per la concretezza mostrata in due stagioni e mezzo. Era arrivato dal Torino, marchiato quasi come un reietto dalla tifoseria che non aveva assolutamente digerito un gesto di distensione verso la Juventus. Perché quando un calciatore è granata deve stare attento a ogni gesto, pena l’immediata repulsione.
Così, eccolo a Bologna, accolto bene e con un affetto subito ben ricambiato e tradotto in campo. Nella seconda parte della stagione 2018-19, i felsinei sono cresciuti proprio con l’ingresso del centrocampista, che ha trascinato la squadra a un’insperata salvezza, per come si erano messe le cose.
Era una squadra ben slanciata, Sinisa Mihajlovic gli aveva affidato il compito di incursore tra le linee, e nelle sue prime 17 presenze i due gol, gli assist e il raccordo furono fondamentali.
Poi altre 29 presenze e 5 gol nella stagione 2019-20 e il boom della scorsa annata. 37 partite, ha saltato solo l’ultima contro la Juventus per squalifica, e ben nove gol, la maggior parte realizzata nel girone d’andata.
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L’unico appunto da fare, per la stagione ormai alle porte, è di mantenere la lucidità per tutto il campionato, ma anche i suoi colleghi devono supportarlo di più. Perché potrebbe essere libero di attaccare l’area avversaria con più facilità, senza doversi sobbarcare eccessivi compiti in copertura. Bologna ha un leader e se lo tiene stretto. Sinisa Mihajlovic si augura che dal mercato ne arrivi qualcun altro.