Il Barcellona prova ad uscire dal caos, e Piqué cancella letteralmente Messi: intanto Koeman lancia un appello al club.
É caos a Barcellona. Laporta ha raccolto una mole debitoria spaventosa dalla gestione Bartomeu, e sta provando a risollevare uno storico club che è in grande difficoltà. La rinuncia a Messi è il segnale più grande. Quello che resterà nella storia. I problemi però sono altri, e non basterà solo il trasferimento della pulce a mettere a in regola i conti. Secondo Sport la vecchia dirigenza deve all’argentino ancora 52 milioni di euro di stipendi bloccati durante l’emergenza sanitaria, ed è costretta a tagliare i compensi dei calciatori per regolarizzare i nuovi innesti.
Senza questo tipo di sacrificio, sarà praticamente impossibile gestire gli arrivi di Depay, Aguero e Garcia. Laporta è in difficoltà, e secondo le fonti in arrivo dalla Spagna ha convocato i senatori. Che hanno risposto.
Piqué ha risposto a Laporta, e indirettamente anche a Leo Messi, che ha lasciato il Barcellona nel caos. Il difensore ha infatti deciso di accettare un pesante taglio nello stipendio per aiutare il club, e saranno molti i compagni che sceglieranno di intraprendere la stessa strada. Non un blocco, così come decise dei fare Messi che intanto ha dato mandato agli avvocati di recuperare la somma. Un vero e proprio taglio quello per Piqué, che diventa sempre di più la vera bandiera blaugrana.
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E intanto anche Koeman lancia appelli a Laporta. “Servirà un nuovo attaccante, questo è evidente dopo l’addio di Messi. Sono convinto però che Griezmann possa dare molto di più. Sono calcisticamente innamorato di lui – ha sottolineato il tecnico olandese – e può essere la chiave giusta”.