Cristiano Ronaldo tornerà a essere un leader nella Juventus? Massimiliano Allegri punta su un nuovo modo di intendere il calcio per l’asso portoghese. Visto che si è già sfogato sui social…
L’aspetto forse meno gradevole di Cristiano Ronaldo, da quando è arrivato in Italia, è stato il suo lasciar scorrere tutte le voci su un suo maggior approccio alla squadra da un punto di vista collettivo. Dopo la sfuriata di ieri sui social, dove ha smentito un ritorno al Real Madrid, ora deve pensare al quotidiano. Perché non basta voler primeggiare in allenamento e in campo se, poi, non riesce a godere anche dei piccoli attimi collettivi.
I tifosi italiani e non mettono praticamente in vivisezione ogni atteggiamento dell’asso portoghese, sui social nonché in campo. E non potrebbe essere altrimenti, perché il prezzo da pagare per la popolarità mondiale è un’enorme attenzione continua. Ciò che si è potuto notare, nel cammino italiano di Cristiano Ronaldo, è stata la mancanza di amalgama con l’ambiente juventino. Al di là delle dichiarazioni di facciata, il portoghese è una sorta di superstar che non riesce a mettere a tacere i detrattori.
Tra le prove… le mancate esultanze ai gol dei suoi compagni, alternate alle sue rabbiose da primo della classe. E quando i risultati latitano, i tifosi poi si attaccano a ogni appiglio. Dunque, Cristiano Ronaldo è o sarà un leader per questa Juventus in maniera definitiva?
CR7, sarà la sua ultima stagione?
Che sia leader o meno, per Cristiano Ronaldo l’ultimo dei quattro anni di contratto con la Juventus ripartirà… daccapo. C’è il suo primo allenatore italiano, Massimiliano Allegri, che ha già dichiarato come dall’asso portoghese si aspetti che porti per mano la squadra, in tutti gli aspetti.
Non solo con i gol, perché quelli sono sempre arrivati con facilità, guardando alle medie italiane. Bensì con il far gruppo, scendere ogni tanto dal piedistallo e diventare molto più ragazzo e meno superstar.
Certo, sono passati i tempi dei fenomeni che potevano esser avvicinati anche dalla stampa con relativa facilità. Si ricordino i tanti calciatori che parteciparono a Mai dire Gol, Diego Maradona che interveniva anche nelle trasmissioni del lunedì o martedì. Oppure, le grandi interviste a bordo campo prima dei match, con le tante perle lanciate da Michel Platini.
Questo non accade più e di Cristiano Ronaldo si sa oggettivamente poco per quanto accade in campo. Di rado in conferenza stampa, ancor meno nelle interviste del post gara. Anche su questo, la sensazione è che il suo distaccamento sia netto, come se essere un leader significhi solo mettere la palla in rete.
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E forse nemmeno quello, perché Paulo Dybala ora è in un limbo, e gli altri partner d’attacco sembrano addirittura soffrire l’egocentrismo del portoghese. Come nel caso dei calci di punizione, un pallino che è diventato una sorta di tortura per i tifosi della Juventus.