Gomez accusa Gasperini, l’allenatore risponde: nuove scintille tra il Papu e il tecnico dell’Atalanta, mentre i tifosi si dividono.
Si è chiusa non proprio come tutti avrebbero sognato la storia tra il Papu Gomez, ex capitano dell’Atalanta, e la squadra orobica. La rottura è stata grave e profonda, complice un rapporto deteriorato tra il campione argentino e l’allenatore Gian Piero Gasperini. E la verità sembra ancora lontana dal poter venire a galla, visto che le versioni dei fatti delle due parti in causa non coincidono.
L’ex numero 10 nerazzurro in un’intervista a La Nacion ha puntato il dito contro il Gasp. Secondo il calciatore, il tecnico avrebbe tentato di picchiarlo per aver rifiutato di giocare in un ruolo che non riteneva adatto, e la società non sarebbe intervenuta per difenderlo. Un atto gravissimo secondo l’ex capitano.
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Ma la versione dell’allenatore, rilasciata alla Gazzetta dello Sport, è opposta. Non sarebbe stato lui ad aggredire il Papu, ma quest’ultimo a scattare nei suoi confronti. E ad ogni modo il motivo del suo addio sarebbe stato non tanto lo scontro fisico, quanto la mancanza di rispetto del calciatore nei confronti della proprietà con una serie di offese imperdonabili ai Percassi. Un duello verbale a distanza che ha riaperto una ferita nella tifoseria bergamasca, con reazioni social che si dividono quasi completamente.
Il sentiment dei tifosi sembrerebbe molto differente, anche a seconda del punto di vista da cui si guarda la situazione. Per i tifosi estranei alle vicende, quelli delle altre squadre, ad esempio, molto dipende dalla simpatia verso i personaggi in questione. Chi ammira Gomez attacca Gasperini, sottolineando come sia solo l’ennesima conferma di un personaggio a livello umano molto discutibile. Chi invece non prova alcuna simpatia per Gomez, dà ragione a Gasperini, mettendo invece in risalto l’ambiguità del comportamento del Papu, che avrebbe invece accettato Siviglia solo per soldi.
Quello invece più comune tra i tifosi orobici, che pure al loro interno si dividono le simpatie dei due protagonisti della vicenda, è che entrambi abbiano perso l’occasione per rimanere in silenzio. Qualcuno ricorda che certe cose bisogna lasciarle morire nello spogliatoio, senza riesumarle, anche perché le verità stanno sempre nel mezzo, chi invece è più laconico: “Avrebbero fatto più bella figura a star zitti entrambi“.
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Ma c’è anche qualche tifoso che guarda solo al bene dell’Atalanta, e la difende dagli attacchi provenienti dai tifosi di altre squadre, ricordando come di casi spinosi ce ne siano ovunque: “Oggi tutti paladini della civiltà, votati alla giustizia e contrari alla violenza fisica. Fino a ieri avreste spellato vivi i vostri Lukaku, Donnarumma ecc. La verità è che vi piace solo gettare fango sull’Atalanta“.