Verona e Sassuolo in campo per il cambiamento. Nella prima gara di Serie A vanno in scena due squadre che dovranno ripartire con un nuovo ciclo.
Per Verona e Sassuolo il primo match di campionato, sabato alle 18.30, è anche un modo per capire se il cambiamento partirà con solide radici. Perché la gara più seguita a quell’ora sarà quella che metterà in scena l’Inter campione d’Italia contro il Genoa, ma anche al “Bentegodi” ci sarà tanto da analizzare.
Sono due squadre che hanno improntato un’estate di rinnovamento, senza rinnegare il passato ma dovendo necessariamente ripartire con altri propositi. Arrivate nella prima parte di classifica, soprattutto il Sassuolo lo scorso anno ha fatto ben parlare di sé, mancando di un punto la storica qualificazione in Europa Conference League. Ma raggiungendo il record di punti della storia, così come ha fatto record anche il Verona allenato sino a qualche mese fa da Ivan Juric.
Spesso proprio quelli difensivi, particolarmente apprezzati dall’ambiente, arrivavano nel girone d’andata, per un collettivo veronese che si è salvato in due stagioni con largo anticipo.
Il presente e il futuro saranno un test importante. La sfida del cambiamento tra le compagini è sempre foriera di spettacolo e non mancherà l’occasione per divertirsi anche sabato
Il Verona, ora affidato in mano ad Eusebio Di Francesco, sa che il cambiamento passerà da un lavoro certosino. Il tecnico ha voglia di rilancio dopo i flop con la Sampdoria e il Cagliari, la piazza scaligera potrebbe essere quella giusta per dimostrare di essere ancora un mister con idee funzionali.
Sognando anche una rivalsa nei confronti dei detrattori, Di Francesco sta preparando in queste ore un Verona particolarmente compatto soprattutto quando ci sarà da far pressing contro gli avversari. LE ultime indicazioni spingeranno il tecnico a scogliere i nodi solamente nelle ultime ore prima del match, almeno tre i ballottaggi così come anche sul modulo ci sarà qualcosa da appuntare.
In particolar modo, in Veneto molti attendono un colpo di coda per quanto riguarda Nikola Kalinic, arrivato con ben altre attese, mentre l’infortunio del mese scorso di Kevin Lasagna non è stato di certo un elemento utile nella fase di ritiro.
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Il Sassuolo, invece, dal canto suo dovrà cambiare impostazione, passando dai dettami di Roberto De Zerbi a quelli di Alessio Dionisi. Tecnico che ha scalato le posizioni in breve tempo, dall’Imolese al Venezia e poi all’Empoli, vincitore dello scorso torneo di Serie B. Ha abbondanza in attacco, ma molti dubbi nella mediana, perché il centrocampo nero verde ha avuto degli scossoni e ci sarà la necessità di ripartire con calma. Dubbi anche in attacco, Giacomo Raspadori è già pronto per stupire nuovamente?