Chiusa l’avventura alla Fiorentina, Borja Valero riparte dalla Promozione con il CS Lebowski: scopriamo insieme la storia di questa squadra.
Addio alla Fiorentina, ma non a Firenze. Addio al calcio professionistico, ma non al calcio. Quando l’amore per una città e per uno sport vanno oltre ogni limite, può capitare di fare scelte che mai nella propria vita ci si sarebbe mai aspettati. Questo è il caso di Borja Valero, che dopo aver lasciato la Viola ha accettato di ripartire dal basso, da un’altra Firenze: quella del Centro Storico Lebowski.
La notizia è diventata ufficiale il 19 agosto, dopo che la stessa società di Impruneta, comune di meno di 15mila abitanti in provincia di Firenze, ha mostrato sui suoi account social ufficiali un’immagine dell’ex Inter e ha spiegato le motivazioni che l’hanno spinta ad ‘acquistare’ un grande campione. In sostanza, l’arrivo di Borja non è altro che un innalzamento dell’asticella, grazie soprattutto a una comunione d’intenti nata tra lo spagnolo e il club, non certo a questioni di natura economica.
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Una scelta di cuore per lo spagnolo, che si è letteralmente innamorato di Firenze e non avrebbe accettato volentieri un trasferimento lontano dalla città che ha adottato con tantissimo amore lui e la sua famiglia. Per questo motivo ha accettato da ripartire dal basso, per davvero, con un unico obiettivo: fare della sua professione una passione, stavolta quasi senza alcuno scopo di lucro.
Cos’è il CS Lebowski, la nuova squadra di Borja Valero
Come riporta il sito ufficiale della società, la squadra toscana fu fondata dal gruppo Ultras Lebowski nell’estate 2010, in piazza D’Azeglio, nel bel mezzo di Firenze. Da qui il nome Centro Storico Lebowski.
A portare questo gruppo di tifosi appassionati a fondare una nuova squadra è stato il desiderio di allontanarsi dallo ‘scintillante’ calcio della Serie A. Per chi vive di pallone, per chi si emoziona a vedere rotolare una semplice sfera bianca, nera o colorata, vedere campionati piatti, privi di pathos e sorprese, classifiche disegnate dai diritti tv, intrighi vari, partite quasi tutti i giorni, sempre di più e sempre meno spettacolari, un asservimento totale alle leggi del mercato, era diventato solo un motivo di sofferenza.
Il calcio immaginato e desiderato dal Lebowski è quello di una squadra che abbia identità con i tifosi, con la società. Il Centro Storico Lebowski è la squadra degli Ultimi Rimasti, di chi taglia l’erba, di chi organizza feste per raccogliere fondi, di chi fa collette, pulisce la sede, raccoglie i palloni. Di chi è mosso dalla passione, oltre ogni interesse. Un progetto nato con l’autofinanziamento e arrivato a diventare una realtà per tutti gli appassionati di vero sport, senza speculazione. E questo è tutto ciò che anche Borja Valero, forse l’ultimo romantico del nostro calcio, ha voluto abbracciare.