Il trasferimento di Locatelli alla Juve ha fatto storcere il naso per via della “strana” formula: tutto è spiegato dalle ragioni di bilancio, ecco perché il Sassuolo è ugualmente contento del prestito biennale.
E’ terminata la telenovela dell’estate tra Sassuolo e Juventus per il cartellino di Manuel Locatelli. Il calciatore ha insistito per vestire la maglia bianconera ed è stato accontentato. Il trasferimento, però, ha suscitato più di qualche polemica da parte degli appassionati di calcio poiché la formula è sembrata abbastanza ambigua. Insomma, per diversi tifosi il passaggio di Locatelli alla Juve appare più come un regalo.
Il giocatore si è trasferito a Torino in prestito biennale gratuito e obbligo di riscatto nel 2023 per la cifra di 25 milioni di euro, pagabili in tre esercizi. Inoltre, la Juve verserà altri 12,5 milioni di euro di bonus in base a determinate condizioni. La formula del prestito gratuito per due anni ha fatto storcere il naso a più di qualche tifoso, ma ecco svelato il motivo.
Locatelli-Juve, il bilancio protagonista dell’accordo col Sassuolo
Quando nel 2023 la Juve riscatterà Locatelli dal Sassuolo, il club emiliano iscriverà al bilancio una plusvalenza pulita. In un primo momento, la dirigenza neroverde aveva espresso il desiderio di cedere il giocatore in prestito per un solo anno con obbligo di riscatto. Tuttavia, la società bianconera ha proposto di prolungare il prestito a due anni perché sul proprio bilancio del 2022 bisognerà finalizzare l’acquisto di Chiesa e Morata: un potenziale da 75 milioni di euro. Le necessità del presidente Agnelli e del suo staff sono state quelle di azzerare ogni tipo di spesa per questa stagione, così da posticipare eventuali acquisti da iscrivere nei futuri bilanci.
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E così, Sassuolo e Juventus hanno trovato la quadra per chiudere l’affare Locatelli. La trattativa ha accontentato tutte le parti e i bilanci rispettivi dei due club. Il primo guadagnerà nel 2023 una plusvalenza pulita; la Vecchia Signora, invece, avrà modo di chiudere prima le operazioni più costose per Morata e Chiesa, per poi mettere a bilancio nel 2023 l’affare Locatelli.