Il Messina punta sull’operazione nostalgia. Due bandiere del passato pronti a far rivivere i fasti di un tempo ai tifosi dello stretto.
È un Messina di passione quello che torna in Serie C. L’ACR da non confondere con quello FC, è pronto per un campionato di Serie C arrembante dopo la promozione ottenuta nel girone dei dilettanti calabro-siculo. Sicuramente è una piazza importante quella siciliana, che negli anni non ha avuto grosse soddisfazioni se messe in paragone con quelle dei primi anni duemila. Quando i siciliani del patron Franza erano diventati una squadra temibili, conquistando una promozione in Serie A con Bortolo Mutti e in seguito una salvezza.
Con calciatori rimasti legati al territorio, in una sorta di simbiosi. Non è un caso che il team manager dell’Acr Messina sia proprio Alessandro Parisi, un sinistro di dinamite che lo portò alle soglie della Nazionale. Esterno sinistro atipico, fece le fortune del Messina, la sua firma fu fondamentale per i trionfi per i siciliani. Che avranno in panchina hanno un altro protagonista, Salvatore Sullo. Per l’ex centrocampista, la panchina del Messina sarà utile anche per dimenticare la più grande sciagura calcistica vissuta: era, infatti, il vice di Gianpiero Ventura nel tragico spareggio contro la Svezia, che ci estromise dal mondiale russo. Sullo, però, è un uomo forte, lo ha già dimostrato superando un brutto male qualche tempo fa.
Chi invece non sembra essere ben gradito dalla piazza di Messina è Pietro Lo Monaco. Il direttore generale, infatti, ha un passato tra Catania e Palermo, spesso è protagonista in prima persone nelle squadre siciliane. Ma non è l’uomo più desiderato del team, al contrario di Cristian Argurio, un direttore sportivo con felici intuizioni: è lui che scoprì, praticamente, un giovane Kingsley Coman, segnalandolo alla Juventus. Non mancheranno, probabilmente, proprio collaborazioni con i top team per portare qualche giovane promettente in riva allo stretto.
La fame di calcio è tanta, con il derby cittadino e quello con altre compagini che saranno sempre degli spettacoli da non perdere. Perché a Messina, per altro, il derby vero e proprio… è quello dall’altra parte del ponte immaginario, ovvero quello contro la Reggina. Ma, per ora, è uno scenario difficile da ipotizzare, considerando che i calabresi puntano addirittura alla Serie A e i peloritani, per il momento, dovranno cercare di mantenere la categoria.
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Ben più facile il confronto con il Palermo, anche se i rosanero vorranno spiccare il volo. La squadra di Giacomo Filippi ha salutato Mario Alberto Santana, che ha lasciato il calcio giocato. La fascia di capitano è stata ereditata da Ciccio De Rose, un cosentino sempre in auge nei club di Serie B e Serie C. La sfida è cominciata, la Sicilia vorrà essere protagonista in terza serie anche con il Catania.