L’Udinese vuole avere un po’ di Success in più lì davanti. Con il calciatore proveniente dal Watford i friulani puntano a un aumento di gol in un reparto offensivo spesso anemico.
Per Luca Gotti l’ultimo arrivato lì davanti può portare anche fortuna. Un Success… di nome e di fatto sarà l’attaccante se manterrà i buoni propositi, o quanto meno se avrà la testa sulle spalle e farà il professionista.
Udine è una città tranquilla, i suoi compagni non hanno grilli per la testa e potrà solo concentrarsi sul campo. Perché la storia di Isaac Success è quella di un talento africano mai sbocciato sino in fondo, che si è accontentato spesso di colpi estemporanei piuttosto che della continuità.
E con questi propositi, a 25 anni compiuti (è del 1996), l’attaccante dovrà dimostrare di avere un nome beneaugurante in Italia anche con i gol. Che all’Udinese mancano ormai da anni, infatti gli attaccanti non hanno avuto… successo particolare. Nella scorsa stagione le punte di ruolo non arrivarono globalmente nemmeno a realizzare dieci reti.
Il rimpianto e il ricordo va verso Totò Di Natale, che però non era eterno anche se pur a una certa età continuava a metterla dentro. Un altro rammarico si chiama Dusan Zapata, sacrificato un po’ per la buona offerta ricevuta, un po’ per tatticismi.
Tutto sulle spalle di Isaac?
Il dubbio più grande è se Success sarà davvero pronto per il campionato italiano. Un po’ la classica storiella dell’attaccante straniero in Serie A viene ripetuta, ma le incognite arrivano in questo caso da un punto di vista mentale.
Da anni ruota intorno ai club guidati dai Pozzo, ora è arrivato in Italia dopo un lungo peregrinare. Dai primi esordi nelle giovanili del Granata all’esordio nella Primera Division con la squadra spagnola. Prima 19 presenze e un gol nel 2014-15, poi un miglioramento globale con 30 presenze e 6 reti.
Il passaggio al Watford poteva metterlo nelle condizioni già di essere un protagonista in Premier League, ma una brutta storia extra calcistica lo ha portato alla cronaca per ben altri motivi.
Una volta in campo, ha perso tranquillità e sicurezze, girando un po’ in prestito come a Malaga e tornando ancora col Watford, a mostrare qualcosina sino alla lacerazione del tendine d’Achille. Insomma, ne ha avute di tutti i gusti e all’Udinese deve ritrovare la tranquillità.
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Per caratteristiche tecniche è quello che servirebbe proprio ai friulani. Esterno veloce, di buona gamba e buona fisicità, spesso può giocare anche da prima punta, sfruttando le sue lunghe leve. È un contropiedista e su questo si potrà puntare nelle gare più rognose, anche se non disdegna qualche colpo di talento improvviso. Un colpo per il successo.