Dopo il sorteggio dei gironi di Conference League, sui social è scattata l’ironia da parte dei tifosi della Roma: la reazione è tutta da ridere.
Che la Roma e il Tottenham siano del tutto fuori luogo nel tabellone della neonata Conference League è un dato di fatto che si conosceva già da diversi mesi. Il sorteggio dei gironi non ha fatto altro che confermarlo, scatenando addirittura l’ironia dei tifosi giallorossi, per nulla spaventati dalle avversarie venute fuori dall’urna.
“A cosa serve la Conference League? A imparare la geografia“, scrive qualcuno, sottolineando come delle tre squadre che la Roma dovrà affrontare, solo una è mediamente conosciuta nel calcio europeo. Qualcun altro, provando a cercare il tag su Twitter dell’account ufficiale di una rivale, scrive: “Ho trovato solo questo, ma esiste sta squadra?“.
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“Mi sembrano i nomi delle squadre finte sui videogame cheap“, aggiunge un altro tifoso. E c’è anche chi attacca la qualità della competizione, asserendo che il girone di Lega Pro sia molto più competitivo di quello capitato alla Roma in Conference. Insomma, dopo l’ostacolo Trabzonspor, la strada per la squadra di Mourinho appare in discesa. Ma occhio a non scivolare sulle classiche ‘bucce di banana’.
Roma: le rivali nel girone di Conference League
La Roma di Mou non ha ‘perso la Trebisonda’, e dopo aver superato i turchi ai playoff si è ritrovata catapultata nella prima storica fase a gironi di Conference League. Dall’urna sono venute fuori tre rivale dal nome non proprio altisonante: Zorya Luhansk, CSKA Sofia, Bodo-Glimt.
La prima squadra milita nel campionato ucraino, è trascinata dall’attaccante iraniano Allahyar Sayyadmanesh, proveniente dal Fenerbahce, e tra i pali vanta uno Shevchenko (omonimo dell’ex rossonero). Il suo percorso fin qui è negativo: si tratta di una delle squadre provenienti dai playoff di Europa League, dove è stata eliminata dal Rapid Vienna. Precedenti con le italiane? Zero.
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La squadra bulgara, tra le tre nettamente la più conosciuta, è settima nel proprio campionato, non ha calciatori di livello internazionale (tra i pali c’è un brasiliano con nazionalità italiana, Busatto) e per arrivare fino ai gironi ha dovuto superare tre turni preliminari. Ha già giocato con la Roma sei volte, perdendo in quattro occasioni e strappando un’unica vittoria lo scorso anno, tra l’altro indolore per i giallorossi, che erano già qualificati alla seconda fase di Europa League.
Chiude il girone il Bodo-Glimt, formazione della Norvegia famosa in Italia per aver affrontato il Milan lo scorso anno nei preliminari di Europa League (da qui proveniva Hauge). Quest’anno la sua stella è l’attaccante Erik Botheim, trascinatore anche nel lungo percorso che ha portato la squadra fin qui. Dopo essere stati eliminati dai preliminari di Champions, i norvegesi hanno dovuto superare tre turni preliminari per raggiungere i gironi. Contro le italiane hanno fin qui negativissimo: sei sconfitte e una vittoria inutile contro la Sampdoria in Coppa delle Coppe nel 1994.