Fiorentina e Torino scendono in campo per conquistare la massima posta in palio. È soprattutto una sfida tra tecnici che vogliono dare un’impronta precisa alle loro squadre.
C’è una Fiorentina formato anni ’80 contro un Torino che vuole darsi una scrollata nel moderno. La maglia vintage dei viola è stato l’elemento cromatico balzato subito all’occhio, anche se il talento di questa squadra non è minimamente paragonabile con quello dell’epoca. La Fiorentina, all’epoca, aveva in rosa sei campioni del mondo, quella attuale ha un solo campione di Euro2020, ovvero Gaetano Castrovilli. Che dovrà fare molto di più in questa stagione, insieme alla sua squadra. Contro il Torino è una sorta di esame davanti al proprio pubblico, dopo la vittoria di Coppa Italia contro un Cosenza in via di formazione e la sconfitta di Roma.
I viola sanno di dover concentrarsi quasi allo sfinimento e Vincenzo Italiano sta ripetendo ai suoi di non perdere la bussola. La sfida contro il Torino potrebbe essere una trappola, soprattutto se mancherà l’intensità e la concentrazione.
A Dusan Vlahovic sono richiesti i gol, a tutti gli altri un maggior supporto. Qualche dubbio di formazione permane, ma nulla di irrisolvibile. Non sono escluse sorprese dell’ultimo minuto, Vincenzo Italiano ha valutato un po’ tutti nell’ultima rifinitura.
L’avventura di Ivan Juric al Torino potrebbe avere già un colpo d’ali vincendo a Firenze. Anche per ridare fiducia a un ambiente che, spesso e volentieri, cammina a braccetto con l’ansia e lo scoraggiamento. Così come per Marco Giampaolo la scorsa stagione, va dato tempo al tecnico croato per avere una squadra simile alle intenzioni del tecnico. Che non ha mancato nell’indirizzare nuove frecciate alla dirigenza granata, il mister si è detto amareggiato per un progetto diverso da quanto poteva immaginare.
Già all’esordio in campionato, il Torino è apparso decisamente cambiato in campo. Intanto nello spirito, perché spesso e volentieri i granata scendevano in campo quasi per fare un favore a tutto il campionato. Al di là del risultato maturato nel primo turno, i granata sembrano avere altre motivazioni dal punto di vista mentale, sembrano quelli visti in primavera con Davide Nicola per quanto riguarda la voglia di giocare.
Proprio il campo è il maggior giudice, Juric ha provato alcune alternative per mettere in difficoltà la Fiorentina. Continuando con il suo gioco di grande corsa e pressing soprattutto sulle fasce, lì dove la contesa può avere una sorta di accelerata.
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È una partita, inoltre, che pone davanti due squadre che vogliono evitare – a tutti i costi – di non avere brutti pensieri in primavera. Nelle ultime stagioni è arrivata la salvezza, ma soffrendo sempre tanto, in controtendenza anche con una storia ben diversa dal passato. Ci vorrà, quindi, un po’ di olio di gomito e di pazienza. Italiano e Juric ne hanno, ne dovranno avere necessariamente.