I cantanti sono tra i tifosi di calcio più famosi e sfegatati. In tanti non perdono l’occasione per seguire la propria squadra del cuore ed esserne anche protagonisti
Il calcio appassiona spesso e volentieri i cantanti. Italiani e non, che alcune volte scendono proprio in campo per raccogliere fondi da destinare per opere benefiche. Altre volte, invece, diventano dei tifosi sfegatati e restano nella storia dei club che tifano.
Un discorso multiplo che coinvolge spesso e volentieri i cantanti più famosi, quelli che hanno dato un lancio e un segnale nelle varie generazioni. La truppa di tifosi interisti, probabilmente, è quella più corposa nel mondo dei cantanti italiani. Luciano Ligabue, Elio, Enrico Ruggeri sono da sempre tifosi sfegatati della squadra nerazzurra, rammaricandosi spesso e volentieri per l’andamento in campo. In alcuni casi, i loro brani sono diventati delle vere e proprie hit a San Siro, come nel caso di Roberto Vecchioni, il “professore” che con il suo brano rese immortale uno stadio.
Tra gli interisti anche un curioso caso. Il compianto Franco Califano, romano consolidato, era tifoso della squadra nerazzurra. Tanto da decantarne la formazione in sonno, come mostrarono le telecamere di un reality anni fa. Nerazzurri sono anche i conduttori dell’ultimo festival di Sanremo, ovvero Fiorello e Amadeus.
Un inno per restare nella storia
Molti i cantanti italiani che hanno dedicato un inno alla loro squadra del cuore. In principio fu Tony Renis a decantare note per il suo Milan, l’inno principale dei rossoneri è ancora in voga tra i tifosi.
Altri, invece, hanno modernizzato le loro tonalità, come nel caso di Paolo Belli, autore dell’ultimo inno dedicato alla Juventus, una sorta di hit che non manca mai nelle partite casalinghe dei bianconeri. Nella truppa dei tifosi juventini c’è anche Eros Ramazzotti, curiosamente mai impegnato nella creazione di un inno.
Anche Nek ha dedicato parole e musiche alla sua squadra, il Sassuolo. E fu protagonista anche di un curioso siparietto con Carlo Conti proprio a Sanremo: dopo il brano, il conduttore gli fece sapere di un 3-1 viola.
Tra i cantanti, c’è chi divenne anche presidente come nel caso di Gianni Morandi con il Bologna. L’avventura calcistica fu non troppo fortunata, dei rossoblù ne era innamorato anche Lucio Dalla, che aveva anche la passione del basket (nonostante un’altezza non troppo da canestro).
La Roma ha la sua banda di fedelissimi, come Antonello Venditti (e il suo Grazie Roma ormai celeberrimo), Luca Barbarossa e altri ancora.
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In Inghilterra, invece, sono i fratelli Gallagher a dare sempre spettacolo intorno al calcio. Non è raro per i musicisti inglesi dedicare opere al Manchester City oppure intervenire – anche a gamba tesa – in merito alle prestazioni del club allenato da Pep Guardiola.