Le cessioni dell’Atalanta sono sempre importanti. Che crescono di anno in anno, aumentando sempre più nei numeri.
L’Atalanta raccoglie risultati e anche denaro. Perché le cessioni dell’Atalanta sono tra le più importanti spesso del calciomercato, incassando a dovere per i suoi migliori talenti, che migrano altrove con alterne fortune. Perché il dubbio è rimasto pressoché intatto negli ultimi anni: ai calciatori conviene lasciare Bergamo per andare in altre squadre? A livello di ingaggio sicuramente, per i risultati forse meno perché la squadra bergamasca ne coglie di importanti, non è un caso che da tre stagioni la società dei Percassi si qualifica in Champions League.
Dove, nella scorsa stagione, si è imposta anche sul campo dell’Ajax e del Liverpool, è uscita solo contro il Real Madrid e l’anno precedente addirittura contro il Paris Saint Germain. Il tutto anche con cessioni importanti, e remunerative. Come nell’ultimo caso di Cristian Romero e quella cinquantina di milioni che Fabio Paratici ha investito per tramite del Tottenham. Una sola stagione per l’uruguaiano, praticamente uno dei migliori calciatori visti in Serie A per il 2020-21. Un passaggio in Inghilterra che segue quello di Gigi Gollini, altri venti milioni circa in bisaccia (con bonus), subito poi reinvestiti per Juan Musso.
I migliori prospetti decollano
L’arma in più dell’Atalanta è di effettuare cessioni importanti già avendo in mano i sostituti. Oppure quando ancora non sono nemmeno fondamentali per il club, come nel caso di Dejan Kulusevski e Diallo Traorè.
Lo svedese è stato ceduto quando stava facendo faville al Parma in prestito, 35 milioni circa l’investimento juventino per un giocatore esplosivo ma mai protagonista in quel di Bergamo. Come Diallo Traorè che in prima squadra si affacciò poco, anche se segnò un gol all’Udinese. Il Manchester United su di lui ha investito quasi una quarantina di milioni con i bonus, è stata quasi una cessione insperata lo scorso inverno.
Così come sono stati tanti i soldini guadagnati in Italia e serviti anche per riammodernare e poi acquistare lo stadio “Atleti Azzurri d’Italia”. I 32 milioni di Franck Kessiè hanno arricchito la squadra di Bergamo e fatto felice il Milan, che ha poi trovato un leader del centrocampo. Così come i 31 milioni per Alessandro Bastoni hanno soddisfatto l’Inter: anche in questo caso il Parma è stato utile come buon tirocinio.
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Senza dimenticare i 48 milioni complessivi della Roma, tra Bryan Cristante e Gianluca Mancini, che rappresentano l’ossatura giallorossa lì in mezzo. Nonché i 24 milioni ricevuti dal Milan per Andrea Conti e i 18 dalla Juventus per Mattia Caldara. Guardando poi al prosieguo della carriera, i due talenti non sono stati poi così rimpianti dalle parti di Zingonia.