Il progetto della Sampdoria futsal passa anche attraverso alcuni ritorni con la maglia doriana. Passando direttamente dal campo di calcio a undici a quello più ristretto di un palazzetto.
Il pallone rimane rotondo, lo sport cambia leggermente. Dal calcio al futsal si tratta sempre di piazzare un pallone in rete, pur con qualche evidente differenza. Da un campo a undici lungo 100 metri circa a quello più ristretto di un palazzetto, la Sampdoria vuole far bene su entrambi i fronti.
In particolar modo il progetto nel calcio a cinque del gruppo di Massimo Ferrero è abbastanza particolare, legandosi al CDM Genova, società che già militava in Serie A2. Nel gruppo settentrionale della seconda serie di futsal, la Sampdoria ha già impostato una base importante, proprio per fare in modo che i tifosi doriani possano appassionarsi anche a un nuovo futsal.
Progetto importante e anche dai costi sostenibili, perché a volte è meglio diversificare gli interessi che non acquistare un calciatore in più, strapagandolo tra ingaggi e procuratore. In un futsal che ha dovuto tirare la cinghia, l’ingresso della Sampdoria è stato un momento importante per capire se si possa fare come nel settore femminile. Ovvero, squadre big che cominciano a creare delle succursali o a legare il proprio nome in altre avventure sportive.
Non è un caso che la Sampdoria futsal sta partendo con il piede giusto. Addirittura richiamando un suo ex calciatore… a undici. Lo svizzero Jonathan Rossini è tornato a Genova ma per giocare in un palazzetto. Classe 1989, poteva ancora fare qualche altra stagione nel mondo del professionismo, ma è arrivato nella Serie A2 di futsal con curiosità e interesse.
Lo svizzero esordì molto presto in Italia, alternandosi nelle sue prime esperienze nel Sassuolo per poi tornare alla base della Sampdoria. Dove in tre stagioni, dal 2011 al 2013, ha giocato 53 partite. Era partito anche da titolare nei doriani allenati da Ciro Ferrara, poi con Delio Rossi è stato un po’ accantonato.
Forse la grande occasione mancata è stata proprio quella del ritorno al Sassuolo. Nella loro prima stagione di Serie A, lo svizzero non è riuscito però a ripetere quanto di buono fatto nella serie cadetta. Solo sei presenze nei neroverdi in crisi, poi un passaggio al Parma praticamente buono solo per gli aggiornamenti dei calciatori Panini.
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Da lì in poi ha fatto fatica a risalire la china, è stato a Bari e Livorno, ma ha giocato anche in campi polverosi, forse venendo dimenticato troppo presto. Ora la nuova avventura di Rossini nel futsal può creare anche dei precedenti.