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Fratelli (non) coltelli: chi è il migliore dei giovani Vignato?

Chi è il più forte dei fratelli Vignato? Forse è difficile dirlo adesso, ma in futuro chissà. Quattro anni di differenza separano il bolognese Emanuel dal monzese Samuel.

Dei fratelli Vignato, Samuel al Monza sta bruciando le tappe – Getty Images

Un tempo c’erano ben altri tipi di dualismi, o comunque di paragone tra fratelli. Pensiamo agli Inzaghi principi della rete, così come ad altri elementi che in famiglia facevano litigare babbo e mamma. Nel calcio attuale in Belgio forse vi è il massimo esempio con il caso dei fratelli Hazard, dopo che tra Germania e Ghana c’era una sorta di dualismo tra i Boateng.

In Italia, nel nostro piccolo, potrebbe crescere una sorta di benevolo dualismo tra i Vignato, due calciatori, due congiunti con il calcio nelle vene. Entrambi giocatori di talento, entrambi ben seguiti con attenzione dal calcio italiano, che attende l’esplosione sportiva definitiva per i due prospetti usciti dal settore giovanile del Chievo Verona.

Con una piccola differenza. Emanuel è stato acquistato dal Bologna ormai due anni fa circa, è rimasto a giocare in Serie B e poi è arrivato in Emilia, disputando una stagione quasi da titolare con Sinisa Mihajlovic. Samuele, invece, ha assaggiato il torneo cadetto con il club clivense e con il “liberi” tutti si è accasato a costo zero all’ambizioso Monza, che vuole puntare tutto sulla promozione in Serie A.

La differenza nei dettagli

Emanuel Vignato da tre stagioni al Bologna – Getty Images

Dunque, chi è più forte tra Emanuel e Samuel lo dirà solo il tempo. Perché il talento dei fratelli è stato notato dalle big italiane e non, ma il cartellino è in mano in un caso a una società che punta la salvezza, nell’altro a una squadra di Serie B.

Emanuel nella scorsa stagione ha disputato 31 incontri con una rete. In Serie A aveva già segnato qualche anno prima proprio con la maglia del Chievo Verona, trafiggendo la Lazio all’OIimpico. È un ragazzo che ha ancora molto da dare, secondo Sinisa Mihajlovic non ha espresso il suo potenziale. Un po’ per le marcature arcigne, un po’ perché serve continuità e fame di arrivare sempre primo sul pallone. Ha dato qualche saggio di bontà calcistica, come nel Bologna-Fiorentina 3-3 dello scorso campionato: Rodrigo Palacio è passato alla gloria per la tripletta, ma i tre assist erano proprio dell’ala felsinea.

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Dall’altra parte c’è Samuel che vuole stupire con la maglia del Monza. Indossa la maglia numero 80 in onore del suo idolo Ronaldinho, un calciatore che qualche stagione fa era stato fortemente voluto da Adriano Galliani. Caratteristiche diverse rispetto a quelle del brasiliano, ma la voglia di giocare è tanta, come quella del Gaucho ai bei tempi. Trascinare il Monza in Serie A sarebbe un’avventura…da grandi, e in ciò spera per poter assaggiare subito la massima serie e confrontarsi con suo fratello.

Published by
Massimo Maneggio