Cristiano Ronaldo e la sindrome di Napoli: il portoghese in Italia ha il cruccio di in uno stadio dove non ha mai brillato sostanzialmente.
Vedi Napoli e poi giochi… così così. La storia di Cristiano Ronaldo nelle trasferte in Campania non è stata proprio eccezionale, i numeri e le statistiche sono un dato da tener conto e che hanno dato conforto anche ai tifosi partenopei negli ultimi anni. In effetti, il portoghese nello stadio di Napoli non è mai stato il migliore in campo, per non dire proprio che in alcuni casi è stato praticamente assente.
Il bilancio di Cristiano Ronaldo nello stadio dedicato recentemente a Diego Armando Maradona è di una vittoria e due sconfitte. E chissà che non sia stato il confronto con il grande campione argentino ad aver messo un po’ di ansie all’asso portoghese, lontano ormai dalla nostra Serie A. Proprio all’ex San Paolo, Maradona divenne ancor più grande, trascinò i partenopei a due scudetti, era un vero e proprio uomo squadra.
Nessun calciatore napoletano, infatti, ne ha mai parlato male, era un uomo squadra in tutto e per tutto. Di Cristiano Ronaldo, forse, tra qualche anno ne sentiremo delle belle, ora che ha lasciato la Juventus magari trapeleranno anche episodi di divismo e di contrasti con qualche compagno di squadra bianconero.
Un gol e tanti rimpianti
Il portoghese giocò per la prima volta a Napoli – in Serie A – il 3 marzo del 2019. In quel caso la Juventus allenata da Massimiliano Allegri vinse per 2-1, segnarono Pjanic, Emre Can e nella ripresa Callejon. A risultato invertito, invece, l’incontro del 26 gennaio 2020, quando il covid stava cominciando lentamente a terrorizzare il mondo. Segnarono Zielinski e Insigne, Ronaldo segnò praticamente al 90° minuto. Durante quella partita, comunque, lo sport rimase di ghiaccio nell’apprendere la scomparsa tragica di Kobe Bryant.
Altro precedente non eccezionale quello del 13 febbraio 2021, un rigore di Insigne consentì al Napoli di battere la più brutta Juventus messa in campo da Andrea Pirlo.
Bilancio diverso in Coppa Italia e Supercoppa nei campi neutri. Zero gol nella finale romana di Coppa Italia nel 2020, una marcatura pesante nel 2-0 della Supercoppa Italia a Reggio Emilia il 20 gennaio 2021.
A Torino, invece, musica leggermente diversa perché è andato in gol in due occasioni. Nell’agosto del 2019 segnò nel 4-3 della Juve che aveva anche Maurizio Sarri tra gli indisponibili. Nell’ultimo confronto in assoluto, del 7 aprile scorso, segnò il primo gol contro i partenopei dopo un’ubriacante azione di Federico Chiesa.
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Per l’asso portoghese prendere lo scalpo del Napoli poteva essere un’altra dimostrazione di prepotenza calcistica. In uno stadio che ricorda e ricorderà per sempre le gesta di Maradona, CR7 non ha lasciato un segno del suo passaggio.